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Attualità | 08 agosto 2024, 11:01

Bando piccoli Comuni, pochi gli enti cuneesi subito finanziati: esclusi tanti progetti delle Unioni

Pubblicata dal Ministero dell'Interno la graduatoria del bando, che vede l’immediata sovvenzione dei primi 144 progetti per una cifra di poco meno di 172 milioni di euro. Bussone contro le esclusioni

Vernante

Vernante

Il Ministero dell’Interno ha provveduto alla pubblicazione della graduatoria relativa al “Bando pubblico per il finanziamento dei progetti per il piano nazionale per la riqualificazione dei piccoli comuni.”, approvata con decreto del presidente del Consiglio dei Ministri del 2 agosto scorso.

Il numero totale di candidature al finanziamento è stato di 2638, di cui 2261 Comuni singoli, 305 Comuni in convenzione e 72 Unioni di Comuni. I progetti meritevoli di sostegno sono stati meno della metà: 1179 istanze che, globalmente, hanno richiesto una copertura economica di quasi 850 milioni di euro.

Le risorse disponibili al momento sono poco meno di 172 milioni e coprono i primi 144 progetti della graduatoria, la quale resterà valida per un triennio e il cui rifinanziamento permetterà di poter sostenere altri progetti che hanno raggiunto posizioni utili nella stessa.

I progetti cuneesi finanziati, da Vernante a Vicoforte

I progetti cuneesi immediatamente finanziabili sono una manciata e vedono svettare al ventesimo posto Vernante che, in cordata con Entracque e Limone Piemonte, ha ottenuto poco meno di un milione e mezzo di euro per un progetto legato ai percorsi GTA e alla riqualificazione di relativi punti tappa. “Siamo orgogliosi che il nostro progetto sia stato premiato con un punteggio cosi alto. E’ servito fare rete con altri Comuni e proporre interventi legati al territorio e al turismo montano. Con le risorse ministeriali potremmo contribuire a risistemare una serie di strutture chiave per la parte di itinerario GTA afferente ai nostri tre territori” spiega il sindaco Gian Piero Dalmasso.

Nei primi trenta progetti premiati, per quanto riguarda la Granda, anche Moretta in convenzione con Polonghera, e Bernezzo in convenzione con San Damiano Macra e Prazzo. Il sindaco di Moretta Giovanni Gatti, evidentemente soddisfatto dal risultato, spiega che la candidatura era finalizzata alla messa in sicurezza e all’efficientamento energetico del palazzo comunale: “I 528.000 euro, da suddividere con i partner di Polonghera, sono un importante tassello nel progetto generale legato all’ammodernamento degli edifici pubblici di nostra proprietà”.

Particolare poi il progetto con a capofila il Comune di Bernezzo, che ha come finalità la didattica territoriale: poco più di due milioni di euro finanziati, da suddividere sui tre enti convenzionati per interventi sulle scuole locali, con un occhio alla innovazione. In particolare per la parte afferente al piccolo Comune di Prazzo. “E’ evidente dai risultati che chi doveva giudicare i progetti degni di finanziamento abbia colto lo spunto innovativo della nostra istanza, che punta alla realizzazione di un "albergo didattico", locuzione ancora poco conosciuta in Italia, ma sicuramente di grande impatto sociale e territoriale” spiega il Sindaco Gabriele Lice. Il progetto del cosiddetto “albergo didattico” nella sede dell’ex Albergo Impero è un “pallino” di lunga data per il primo cittadino di Prazzo, che cercò una sponda nell’Unione Montana durante la Giunta Carsetti arrivando infine a trovare, un anno fa, un accordo per l’acquisto dell’immobile da parte del Comune stesso.

Al margine della zona “salvezza”, cioè quella in cui sono presenti gli enti che hanno la certezza del finanziamento, il Comune di Vicoforte destinatario della somma di 610.000 euro. Come ci spiega il sindaco Gian Piero Gasco: "Per la riqualificazione del viale che dal famosissimo Santuario conduce verso regione ‘Le Acque’, storica sede di stabilimento termale e oggi meta di tanti appassionati della locale produzione di gelato; viale lungo il quale ammirare anche la famosa sequoia monumentale, oltre trenta metri di altezza e un’età che supera il secolo e mezzo".

Appena oltre la “soglia” della centoquarantaquattresima posizione figurano, tra gli altri, Castagnito, Arguello, Sanfrè, Mombasiglio e Trinità; più distaccati ma ragionevolmente ottimisti di venire ripescati nel prossimo triennio Martignana, Clavesana, Farigliano, Ormea, Frabosa Soprana e l’Unione del Fossanese. Nelle retrovie, pur avendo presentato progetti degni di assegnazione Costigliole, Niella Tanaro, Murazzano, Melle, Roddi, Barolo e Garessio.

Tra i Comuni cuneesi invece esclusi dalla graduatoria figurano, tra gli altri, Bagnasco, Dogliani, Bastia Mondovi, Beinette, Carrù, Castelletto Stura.

[Marco Bussone]

Bussone: "Esclusioni che tradiscono il senso del bando stesso"

L’Unione Nazionale Comuni e Comunità Montane, per bocca del suo presidente Marco Bussone non si dichiara per nulla soddisfatta dai risultati della graduatoria, rappresentando come la premialità di uno dei parametri riportati nel bando - cioè il deposito del progetto da parte di una Unione di Comuni anziché del Comune singolo - sia stato nei fatti disattesa.

"Speriamo presto di capire i motivi delle esclusioni di quasi 1500 progetti. Ammissibili sono infatti solo 1179 progetti in graduatoria. (..) la non ammissione di Unioni di Comuni e Unioni montane, o anche Comunità montane, tradisce completamente lo spirito della legge 158/2017 da cui nasce il bando. L'articolo 13 parla di programmazione economica e progettualità solo insieme. La non-logica del bando tradisce la legge. E punta sull'IO al posto che sul NOI. Non possiamo in alcun modo come Uncem condividerlo" ha affermato Bussone.

Se si guarda ai numeri la critica è per nulla campata in aria. Le Unioni titolari di candidatura sono state settantadue e, di queste, meno del dieci per cento è risultato subito finanziabile: oltre il sessantacinque per cento delle Unioni partecipanti risulta nel novero degli enti non ammessi.

Emblematico e curioso il caso della Valle Stura, la quale vede il progetto di riqualificazione del plesso scolastico di valle a Demonte - depositato come Unione - posizionato al centoquarantacinquesimo posto, cioè il primo dei non immediatamente finanziabili. Il Presidente Loris Emanuel, pur condividendo la posizione critica di Uncem, è ragionevolmente certo che entro il prossimo anno la copertura economica ministeriale possa essere stanziata. Nella medesima graduatoria, però, uno dei Comuni che fanno parte dell'Unione Montana Valle Stura – Sambuco - partecipando singolarmente con un progetto di riqualificazione di un ex fabbricato militare a spazio di vendita e promozione con annesso affittacamere, verrà immediatamente finanziato essendosi posizionato al novantottesimo posto.

Fabrizio Biolè

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