/ Politica

Politica | 12 settembre 2024, 11:30

L'ANALISI / Elezioni Consiglio provinciale: margini stretti per nuovi ingressi

Il voto ponderato non concede grandi spazi di manovra perché il risultato appare in larga parte già scritto: 5, 4, 3. Le incognite riguardano l’affluenza e i “resti”, variabili che potrebbero fare la differenza a vantaggio di questo o quello schieramento.

L'ANALISI / Elezioni Consiglio provinciale: margini stretti per nuovi ingressi

I bookmaker hanno già fatto le loro previsioni a proposito della composizione del nuovo Consiglio provinciale: 5 seggi a ”La Nostra Provincia”, 4 a “Ripartiamo dalla Granda”, 3 al “Patto Civico per la Granda”.

I pronostici valgono per quel che valgono, ma si sappia che questa è la base rispetto alla quale – eventuali variazioni – verranno lette (a spoglio avvenuto) a vantaggio o a danno degli schieramenti.

Le variabili sono legate essenzialmente a due fattori: l’affluenza ai seggi e i “resti”, elementi che potrebbero modificare le ipotesi degli aruspici del voto.

Inutile negare che, col cambio di maggioranza al Comune di Alba, il centrosinistra (Pd e satelliti) appare avvantaggiato rispetto alla precedente tornata.

Il Patto Civico, grazie al dinamismo del presidente Luca Robaldo, appare in buona forma.

Un po’ più acciaccato il centrodestra, dove Lega e Fratelli d’Italia hanno dovuto ricorrere al “soccorso azzurro” per chiudere la lista.

Inutile anche ricordare ciò che tutta la politica cuneese in questi giorni sa, e cioè che la tensione maggiore si registra tra i Fratelli d’Italia, dove le candidature, per quanto avallate dalle segreterie provinciale e regionale, hanno lasciato strascichi e più d’un mugugno.

Va da sé, dunque, che nel centrodestra a farla da padrone potrebbe essere ancora Forza Italia, che annovera 6 su 12 (la metà) candidati consiglieri.

Ciò premesso, va detto che i margini per nuovi ingressi non sono molti essendo 8 posizioni “quasi” ipotecate dagli uscenti.

“La Nostra Provincia” ricandida tre uscenti: Davide Sannazzaro (Cavallermaggiore), Bruna Sibille (Bra) e Loris Emanuel (Moiola).

“Il Patto Civico”: Vincenzo Pellegrino (Cuneo), Pietro Danna (Monastero Vasco) e Silvano Dovetta (Venasca). 

Questa è la formazione in cui il risultato appare pressoché definito prima ancora che si aprano i seggi.

“Ripartiamo dalla Granda” ripresenta: Massimo Antoniotti (Borgomale – Forza Italia) e Simona Giaccardi (Fossano - Lega).

Come si vede, gli spazi contendibili sono ridotti a un terzo (4 su 12), pur col beneficio d’inventario che qualcuno degli uscenti potrebbe essere scavalcato nelle preferenze da qualche competitor della medesima lista.

Il voto ponderato – “pesato” cioè sulla base della popolazione di ciascun Comune – rende in larga parte prevedibile (e poco segreto) il voto degli amministratori.

Tuttavia, la politica in queste settimane s’infervora per un’elezione che avrà comunque le sue inevitabili ripercussioni.

Giampaolo Testa

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A OTTOBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium