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Attualità | 18 settembre 2024, 17:06

Sui bus scolastici la protesta delle famiglie di Dogliani e dell’Alta Langa: "Insufficienti, per la corsa al posto si è rischiata la tragedia"

Venerdì scorso l’investimento di un 15enne in attesa del pullman sulla piazza di Monchiero. Le firme dei genitori sotto una lettera aperta consegnata al sindaco Raviola

Immagine d'archivio

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Sono decine le coppie di genitori che sulla scorta del grave incidente verificatosi venerdì (leggi qui) hanno deciso di prendere l’iniziativa e protestare per quelle che ritengono essere le gravi carenze del servizio di trasporto scolastico utilizzato dai loro figli e da numerosi altri ragazzi provenienti da tutto il Doglianese, da una significativa parte della Valle Belbo e dall’Alta Langa

Un’utenza parte della quale ogni mattina ha come tappa il centro di Monchiero e la sua piazza, collettore di una serie di corse dirette verso diverse destinazioni

Fossano era quella del 15enne di Dogliani che venerdì è stato travolto da uno dei pullman in partenza da Monchiero. Soccorso, il giovane era stato portato all’ospedale di Verduno con un codice di gravità giallo e da lì trasferito al Cto di Torino in ragione delle importanti lesioni subite nell’urto. 

L’esatta dinamica del sinistro sarà ancora oggetto degli accertamenti disposti dalle autorità (dopo i primi soccorsi prestati dal 118 sul posto erano giunti i Carabinieri), ma i genitori sono convinti del legame esistente tra un incidente che ha avuto conseguenze serie e poteva averne di ancora più tragiche e la corsa al sedile cui i ragazzi in partenza da Monchiero sono costretti ogni mattina data la scarsità di mezzi messi a loro disposizione dai vettori incaricati del servizio. 

Una problematica in merito alla quale hanno scritto una lettera (la riportiamo integralmente a seguire) e sulla quale si sono confrontati col sindaco di Dogliani Claudio Raviola nel corso di incontro tenuto sabato scorso. 

In risposta, al momento, i genitori hanno ottenuto un impegno ad approfondire la questione a partire da una verifica del numero di abbonamenti effettivamente attivi su tale piazza, e dei mezzi a disposizione dei ragazzi, ma anche l’avviso che gli autisti sono autorizzati a caricare un numero superiore dei 49 posti a sedere di cui sono in genere dotati tali mezzi e che una tolleranza di passeggeri in piedi è in sostanza consentita.   

Altri contatti sono stati cercati coi vertici della Provincia, dalla quale si attendono risposte anche in merito alla possibilità che la Regione supporti finanziariamente un maggiore numero di corse. 

LA LETTERA

"E’iniziato un nuovo anno scolastico, eppure nemmeno quest'anno siamo rimasti sorpresi dall'inefficienza del servizio trasporti. 

Vorremmo segnalare i gravi disagi vissuti dai ragazzi in modo particolare nella tratta Monchiero-Fossano (sovraffollamento, condizioni di viaggio precarie…). 

Nello specifico la mancanza di posti a sedere negli autobus che trasportano gli studenti, in gran parte minorenni. 

Si parla di trasporto pubblico (dal latino "publicus", affine a "populus", popolo), si parla di un servizio reso alla comunità, e quello che sta succedendo ci fa pensare che di pubblico, nel significato di cui sopra, non ci sia nulla. Pochi e affollati al mattino con studenti che rischiano di rimanere a terra. La prima settimana di scuola è stata un incubo per i molti studenti che devono raggiungere le scuole superiori fossanesi provenienti non solo da Dogliani, ma anche dai paesi limitrofi (Bossolasco, Somano, Murazzano, Cravanzana, etc.). 

Il problema si pone principalmente sulla linea Monchiero-Fossano e viceversa. Alla fermata di Monchiero da cui parte il bus per Fossano già alle 6,45 del mattino la situazione è critica, col corridoio già pieno. 

Alla fermata successiva non è quasi più possibile salire sul bus a meno che i ragazzi non si schiaccino a mo' di "carne Simmenthal". 

La situazione, già grave negli anni passati, si è ormai deteriorata a tal punto da non permettere agli studenti di poter usufruire del servizio in modo adeguato. 

Come genitori siamo stufi di pagare un servizio che non è affatto adeguato e che limita di fatto il diritto allo studio dei nostri ragazzi. 

Chiediamo alle aziende, anche alla luce dei fatti di questi primi giorni, di riflettere e adoperarsi a migliorare il servizio non pensando solo a un ritorno economico". 

Ezio Massucco

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