Coinvolgente per Saluzzo e per gli oltre 600 partecipanti, il raduno degli Artiglieri da montagna del gruppo "Aosta" che si sono ritrovati ieri domenica 6 ottobre per il 28°anno della manifestazione.
Due i momenti ufficiali: una prima cerimonia d’onore in piazza Vittorio Veneto davanti alla stazione, come anni fa e, successivamente alla ex Caserma Musso, con l’onore ai caduti davanti all’obice di piazza Montebello (simbolo degli Artiglieri Aosta), gli interventi ufficiali e la messa celebrata nel cortile d'onore da don Beppe Dalmasso.
In mezzo il corteo lungo il centro cittadino, fino alla caserma dove gli artiglieri fecero il servizio militare.
Numeri a parte, considerevoli comunque, il raduno è stata come sempre la celebrazione di un forte legame tra il gruppo. "Un legame di affetto che si è creato tra me e i “miei ragazzi” e che da rapporto professionale, al tempo della leva, si è trasformato in un rapporto di stima e amicizia che dura tuttora - commenta il generale Giacomo Verda - Sono arrivati in tanti, dal Veneto, dalla Lombardia dalla Toscana, come ogni anno per questo incontro. Giovani che nel periodo dal 1951 al 1991 anno del trasferimento del Gruppo Aosta nella caserma Perotti di Fossano fecero il militare a Saluzzo. E, puntuale come tutti gli anni è arrivato anche da Manduria (Taranto) un giovane che aveva fatto, nel 1974, il militare con me".
Per tutti una giornata di ricordi, commozione, memoria e onore ai Caduti, con l’allegria di ritrovarsi, ancora dopo l'esperienza alla Musso.
Appendice alla manifestazione, a cui hanno partecipato autorità civili, militari e religiose, insieme a numerosi rappresentati di associazioni, la consegna di una targa ricordo a due saluzzesi che fecero il militare nella caserma di piazza Montebello: Domenico Bovo, classe 1937 e Giulio Mellano, classe 1945.
Una targa di gratitudine del Gruppo Aosta è andata all’associazione Carabinieri in congedo, sempre presenti alle manifestazioni, consegnata a Salvatore Mulè.
La somma raccolta durante la messa del raduno è stata consegnata a Don Dalmasso e sarà devoluta per i restauri del santuario della Consolata.
Negli scatti di Paoletta Ravazzi, i momenti più significativi della manifestazione.