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Eventi | 05 novembre 2024, 17:17

Il priore di Pra’d Mill presenta la sua comunità monastica al Rotary Saluzzo

Ospite della serata fratel Emanuele Marigliano, che ha illustrato la storia, l’attività, la regola del Monastero Dominus Tecum di Pra 'd Mill tra Bagnolo e Barge

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Silvio Tavella presidente Rotary Saluzzo e Fra Emanuele priore di Pra'd Mill

E’ iniziato dalla valle Infernotto il viaggio nel territorio promosso dal presidente del Rotary Saluzzo Silvio Tavella, all’interno delle conviviali del club per conoscerne le varie realtà. E’ il primo dei cinque territori, insieme alle valli Varaita e Po, al Morettese e Cavallermaggiorese, terre del Rotary Saluzzo e dell’antico Marchesato.

E’ iniziato da un luogo simbolo della valle, un anfiteatro religioso nei boschi tra Barge e Bagnolo: il Monastero Dominus Tecum di Prad’Mill che da quasi trent’anni è presenza di spiritualità monastica, meta di pellegrinaggi e di meditazione, luogo di accoglienza per chi cerca silenzio e preghiera.

Lo ha presentato fra' Emanuele Marigliano, originario di Roma, dal 2015 Priore di Pra’d Mill dove è arrivato nel 2008.

La comunità ora composta da 14 monaci fu fondata nel 1995 da Padre Cesare Falletti di Villafalletto (che ne fu il primo priore) e da confratelli cistercensi dell’abbazia francese di Sant’Onorato delle isole Lérins, di fronte a Cannes.

La nuova fondazione italiana in val Infernotto, che si colloca in un luogo religiosamente dalle radici antiche e risale agli albori stessi dell’Ordine monastico con l’Abbazia di Staffarda, fu determinata in modo particolare dalla donazione, ai monaci di Lèrins, del sito con gli antichi edifici che ne costituirono il nucleo originario. Fu un dono di Leletta d’Isola, religiosa italiana di grande spiritualità e del fratello, discendenti dei Conti Malingri di Bagnolo.

La vita dei monaci che seguono la regola di San Benedetto si struttura attorno alla preghiera che Pra’d Mill favorisce, il lavoro, la lettura senza trascurare uno degli elementi fondamentali dello stile monastico, che è l'accoglienza. 

La giornata è scandita dai sette momenti di preghiera comune, il primo alle 4 di mattina, l’ultimo alle 20 di sera, ha raccontato fra Emanuele. 

Poi c’è il lavoro, con cui la comunità si mantiene. "All’inizio pensavamo di specializzarci nella produzione di pane, poi ci siamo trovati davanti alla porta ceste intere di frutta regalata… ed è nata l’idea delle marmellate, oggi ottenute anche con i frutteti che abbiamo piantato noi".

Con l'insediamento dei primi monaci, si legge sul sito, sono giunti in pari tempo,  come segno di generosità, i primi doni, e fra questi le prime cassette di frutta: kiwi, mele, prugne.... “Ecco, sono per voi, prendete!”: gesti sinceri, che scaturivano nel contempo dall'economia agricola della pianura che è laggiù, ai piedi e non lontano da questa valle. Ed è così che la nostra produzione di confetture nasce con grande spontaneità e naturalezza, riflesso sia di doni che non ci sono mai mancati in questi anni, sia del lavoro della campagna saluzzese, da sempre produttrice di frutta.

E poi abbiamo pensato di attivare anche noi la produzione frutticola, ovviamente montana: coltivazione di piccoli frutti (lamponi, mirtilli, more), innesto di meli (sia con vecchie varietà e con altre più moderne), impianto di nuovi castagneti da frutto, di meli cotogni e di "ramassin", potatura del sambuco per ricavarne una fruttificazione più regolare".

Senza dimenticare il miele di montagna, sono numerose le confetture "Dominus Tecum" in vendita a Pra 'dMill, dove ogni anno arrivano oltre 3mila visitatori.

Non si bussa mai invano alla porta al monastero, come vuole la regola di San Benedetto “Ero forestiero e mi avete ospitato. A tutti si renda il dovuto onore". Agli ospiti spetta il compito di essere degni.

"Nella misura delle nostre possibilità offriamo accoglienza a quanti desiderano per un tempo di preghiera, silenzio, riposo".

Quale il fine? "I  monaci cercano di guidare il mondo attraverso la preghiera e la carità fraterna,  ad avere un altro volto, non violento, non arrogante, non prepotente, non asservito al denaro"

Promuovono cambiamenti positivi - conclude il presidente Rotary Silvio Tavella: "loro con la preghiera. Il Rotary con l’azione".   

vilma brignone

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