/ Copertina

Copertina | 02 febbraio 2025, 00:00

Enrica e Serena, madre e figlia unite nella vita e nel lavoro: “Siamo cresciute insieme”

Una storia di tenacia, sacrificio e passione con il superamento di sfide personali e imprenditoriali

Enrica e Serena, madre e figlia unite nella vita e nel lavoro: “Siamo cresciute insieme”

Non solo la vita le ha unite Enrica Penzo e Serena Ambrassa, madre e figlia. Ma hanno scelto anche di lavorare insieme. Di giorno impegnate all'Eurospin di Cuneo e di sera al Type Club di Centallo, le due hanno concentrato tutte le loro forze nella loro realizzazione personale e professionale.



La loro è una storia di una mamma imprenditrice che del senso del dovere e di responsabilità ne ha fatto un modello apprezzato e adottato dalla figlia. Una storia fatta di sacrificio e sfide, dove il ruolo del genitore si fonde con quello di socio sul lavoro cementificando il legame. La storia del coraggio di una mamma di investire sè stessa e le sue risorse per offrire maggiori opportunità alla figlia, rendendola progressivamente partecipe nella gestione delle attività verso una maggiore autonomia.



Enrica, quando avete iniziato a lavorare insieme?

Io ho iniziato 25 anni fa come dipendente all'Eurospin, poi lo acquistato diventandone amministratore, appena concluso gli studi Serena mi ha seguita come commessa. Ancora oggi continuiamo questo impegno. Sono sempre stata determinata e con questo spirito anche per Serena è stato naturale seguirmi in una nuova sfida nel 2020, quando ho deciso di acquisire la discoteca a Centallo, il “Type Club”. Di giorno gestisco le vendite del discount, Serena fa la commessa e quattro sere a settimana ci occupiamo della discoteca, io della gestione e della parte amministrativa, lei al bancone e social.


Cosa vi ha spinte ad avventurarvi nel mondo imprenditoriale?

Inizialmente la passione per il ballo di entrambe, poi la curiosità di vivere e sperimentare un nuovo settore non più solo come utenti ma come gestori.

Serena, perchè hai seguito la mamma?

La stimo molto, da sempre ho visto in lei un forte senso del dovere e di responsabilità che la porta ancora oggi a tutelarmi. Potendomi fidare ciecamente ho, quindi, potuto provare a compiere i miei primi passi nel mondo del lavoro, affacciandomi a settori a me sconosciuti ma stimolanti. Con mamma abbiamo un bel rapporto, di forte complicità e sostegno reciproco che ci permette di affrontare ogni situazione, difficoltà comprese. Grazie a lei ho l'opportunità di imparare un mestiere, che mi sta appassionando.



Come gestite il vostro rapporto e le divergenze?

Fortunatamente c'è fiducia reciproca e tanto dialogo, Serena come socia sta via via sviluppando sempre maggiore consapevolezza ed esperienza diventando una valida alleata.


Due donne nel mondo imprenditoriale, altra sfida

Ci siamo create le nostre zone “comfort”. Evitiamo scontri e confronti con altre realtà, focalizzando il nostro impegno solo sulla nostra, che ci assorbe tutto il nostro tempo. Siamo consapevoli però che la stessa rigidità normativa riservata ai locali come il nostro non è richiesta a bar e ristoranti che organizzano serate o eventi. In ogni caso, amiamo il nostro lavoro e non ci facciamo distrarre cedendo alla polemica, siamo convinte sia più saggio restare defilate.



Un anno il 2020, quando Enrica hai acquistato il Type Club, segnato dall'avvio dell'emergenza Covid che per i locali da ballo ha significato la chiusura per due anni...

Sì, sotto quel profilo è stato un avvio critico, un po' sfortunato a dirla tutta. Ci ha subito messo in difficoltà e per fortuna abbiamo potuto contare sul reddito dell'altro lavoro con il supermercato.



Ma poi dopo anni bui vi siete risollevate e riprese, oggi entrambe le attività sono in buona salute. Qual è secondo voi l'elemento che ha fatto la differenza?

A differenza di altri titolari scendiamo in campo, non ci risparmiamo e lavoriamo con i nostri colleghi e dipendenti. Si è creato un clima di squadra e collaborazione, di rispetto e fiducia. C'è dialogo e riusciamo a mantenere un ruolo e al contempo la collaborazione reciproca. Se non fosse per i collaboratori dell'Eurospin non avremmo potuto dedicarci anche al Type Club. Possiamo contare sulla serietà e affidabilità in entrambe le squadre.



Ma il rapporto con il cliente tra le due attività è ben diverso...

Sì, è proprio questo uno degli aspetti più affascinanti. Al supermercato il contatto con le persone è di servizio e circoscritto a una specifica esigenza. In discoteca il rapporto è umano e personale, dove sono nate nuove amicizie. Inoltre sulla clientela abbiamo maturato una scelta precisa, solo una sera al mese è discoteca e solo per gli over 30, questo nell'ottica di prevenzione rischi che non vogliamo correre. Delle 4 serate, tra il mercoledì, venerdì sabato e domenica ci dedichiamo al latino americano e al liscio rivolgendoci quindi ad un pubblico adulto e famiglie.

Quanto ha influito l'inasprimento delle sanzioni con le recenti modifiche al Codice della Strada?

Si è creato un massiccio allarmismo sul consumo di bevande alcoliche che ha certamente funzionato come deterrente facendo crollare drasticamente l'assunzione di alcolici. In ogni caso lavoriamo meno, ma in totale sicurezza e regolarità.



Quale ruolo ha acquisito Serena dal 2020 a oggi?

Volevo che mia figlia avesse uno sbocco lavorativo sicuro, aveva solo 20 anni quando ho acquistato il locale e già gestivo l'Eurospin di Cuneo. Sono soddisfatta di come stiamo affrontando queste nostre scelte, con consapevolezza e determinazione. In questi anni ha maturato esperienza imparando un mestiere e appassionandosi, oggi è sempre più parte attiva nella gestione del locale e nella sua promozione, dal confezionamento delle locandine per le serate ai social oltre che dietro al bancone.
Ho sempre cercato di assumermi la responsabilità delle parti più delicate e tutelarla, affinché lei potesse affrontare la crescita professionale gradualmente, con i suoi tempi e soprattutto con serenità. Io intendo fornirle sicurezze e non traumi nel suo percorso verso la realizzazione.
Come mamma sono orgogliosa di lei. Siamo cresciute insieme.
Anche per me è stata una scommessa che ho potuto “vincere” con l'aiuto di consulenti e professionisti, un'esperienza completamente nuova.





Una scelta rara la vostra, che richiede coraggio, sacrificio e tanta buona volontà..

Siamo state fortunate e premiate per aver voluto osare a lanciarci in un'impresa da sole. Abbiamo potuto contare l'una sull'altra, sulla nostra forza di volontà, ma certamente anche molto sul nostro spirito di sacrificio. Occorre flessibilità e spirito di adattamento per riuscire a gestire un'attività commerciale e un locale di intrattenimento. Anche il nostro orologio biologico ce lo ricorda, non riuscendo mai ad andare a dormire alle 10, nemmeno nelle serate libere. Tutta la nostra vita ruota intorno al lavoro e alla riuscita delle scelte intraprese. Senza tralasciare la necessità di sapersi innovare.


Sara Aschero

Leggi tutte le COPERTINE ›

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A FEBBRAIO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium