Delicatezza e dolcezza sono le due parole che, secondo me, rappresentano Martina.
L’ho conosciuta in una splendida giornata di sole, nella sua casa ai piedi della Valle Bronda, un luogo che regala un panorama mozzafiato. Bastano poche parole, sorseggiando un tè, per capire che il suo accento non è piemontese. Ed è proprio da qui che parte la storia che vi racconto oggi.
Martina è veneta e, nel suo passato, la danza e la ristorazione in un parco acquatico hanno segnato la sua vita frenetica. È stata insegnante di danza, ma poi il Covid ha portato con sé domande profonde: "Chi sono? Cosa voglio davvero dalla mia vita?"
Dentro di lei si faceva già strada un vento di cambiamento, leggero ma inarrestabile, che la spingeva verso il bisogno di riconnettersi con la natura e tutto ciò che essa può offrire. Martina e suo marito vivevano in un appartamento, ma iniziano a cercare una nuova casa in un luogo dove la natura fosse protagonista. Quando finalmente la trovano e decidono di fare un’offerta, tutto svanisce in un attimo.
Pochi giorni dopo, Claudio riceve una proposta di lavoro che richiede un trasferimento nel Cuneese. Un cambio di vita obbligato per Martina, che però accoglie questa novità con entusiasmo, vedendola come un nuovo inizio. Deve lasciare i suoi allievi della scuola di danza e il suo lavoro da responsabile, ma la voglia di voltare pagina le dà la forza di affrontare tutto.
Le quattro stagioni della rinascita
Nel 2021, un annuncio trovato per caso sul web porta la coppia a scoprire la casa in cui vivono oggi: un vero paradiso ai piedi della Valle Bronda, raggiungibile solo attraverso una strada sterrata.
“Mi è dispiaciuto lasciare le persone, gli amici, gli allievi, ma non il lavoro, soprattutto la danza. Non vedevo l’ora di cambiare, era il momento giusto. Ero stressata dai troppi impegni che non mi lasciavano tempo per me e per la vita in generale.”
Quando Martina si trasferisce, è ottobre. La sua prima stagione in montagna è l’inverno, il più duro. Si ritrova in un mondo completamente diverso: da cittadina abituata a ogni comfort, deve imparare a gestire la quotidianità in un contesto più selvaggio e impegnativo.
“Non sapevo nulla della vita in montagna. Non sapevo accendere una stufa, non riconoscevo i suoni degli animali. Ricordo ancora l’emozione della prima volta che ho visto un capriolo nel mio giardino! Il mio cambiamento è stato radicale: da un appartamento moderno a una casa che andava scoperta e vissuta, che mi ha insegnato ad arrangiarmi e a cavarmela da sola. La solitudine ti mette di fronte a te stesso, ti rende trasparente. Sei tu che devi scegliere come vivere.”
Ci sono volute quattro stagioni perché Martina si innamorasse della sua nuova vita. Ognuna ha portato con sé sfide, ma anche emozioni e conferme sulla scelta fatta.
Ecco che arriva un nuovo filo da seguire
In questo luogo, isolato ma non troppo, nasce una nuova Martina, che riscopre le sue origini e scopre con meraviglia di avere antenati cimbri, abitanti dei boschi. Con più tempo libero a disposizione, per la prima volta nella sua vita, si lascia guidare dalla creatività e inizia a sperimentare con l’uncinetto.
Le sue mani, abituate alla danza, ora danzano con i fili e gli aghi. I primi maglioni prendono forma: creazioni rudimentali, fatte per sé, ma che risvegliano la sua anima artistica e creativa.
“L’uncinetto è come il ballo: più provi, più cadi e ti rialzi, più diventi bravo!” mi dice Martina mentre entriamo nel suo laboratorio con vista sulle montagne. Il suo piccolo, grande regno.
Non solo si è riscoperta un’eccellente artigiana, ma ha scelto di lavorare con materiali particolari ed ecosostenibili, come la fibra di eucalipto, il bambù, il banano e il lino. Oltre ai capi di abbigliamento, realizza gioielli unici: collane e bracciali all’uncinetto, arricchiti con pietre particolari, ognuna con un proprio significato. In primavera raccoglie fiori di campo e li ferma nella resina per fare dei ciondoli speciali.
Quando si sente picchiettare sulla sua vecchia macchina da scrivere vuol dire che ha finito la sua opera. Ogni sua creazione viene accompagnata da un’etichetta scritta a macchina che riporta le caratteristiche tecniche e un suo pensiero.
Puoi trovare le sue creazioni qui: https://www.instagram.com/maga_crochet_contemporaneo
“Il crochet mi ha dato la possibilità di reinventarmi sotto ogni punto di vista. Ho iniziato a vivere un’altra vita. È un’arte semplice, che un tempo facevano tutti, ma per me è stata una scoperta meravigliosa. Oggi partecipo ai mercatini, vendo i miei prodotti e condivido questo nuovo modo di vivere. Voglio ancora crescere nel mio lavoro, soprattutto per quanto riguarda i gioielli: ho tante novità in arrivo!”
Martina ha iniziato a ballare a quattro anni. Ha dimostrato a tutti che si può vivere di danza, ha lavorato con grandi compagnie, in televisione, ha insegnato in scuole importanti. Per anni la danza teatro è stata il suo pane quotidiano. Poi, però, i piatti sulla sua tavola sono cambiati: ha trovato una nuova dimensione, nuovi gusti, nuove meravigliose ricette di vita.
Nel suo laboratorio c’è una cartolina con una frase significativa:
"La danza è dire molte cose senza dire una parola."
Oggi Martina continua a raccontare la sua storia, restando in silenzio tra fili e colori, regalando emozioni e meraviglia con le sue creazioni.
Cinzia Dutto, scrittrice cuneese, ama definirsi una cacciatrice di storie, racconta di storie persone speciali, scelte differenti, montagna e buon vivere.
Gira la provincia alla ricerca di vite uniche e particolari.
Cinzia ha un profilo instagram https://www.instagram.com/cinzia_dutto_fanny e un sito dove puoi trovare il riferimento a tutte le sue pubblicazioni www.cinziadutto.com