Tornano i colori della bandiera Ucraina sulla torre civica di Cuneo in occasione del terzo anniversario dell’inizio della guerra con la Russia: un ricordo tributato alle vittime della guerra – e agli oltre 70 cittadini ucraini ospitati, dall’inizio della guerra, sul territorio cittadino - e un appello alla pace giusta.
“Il destino dell’Ucraina ci sta a cuore perché pensiamo abbia tutto il diritto di poter vivere in pace all’interno dei suoi confini – ha commentato la sindaca Patrizia Manassero, nel comunicato diramato nei giorni scorsi dall’amministrazione comunale -. La possibilità di pace di cui leggiamo in questi giorni, per un verso ci dà speranza, per altro verso solleva qualche preoccupazione, perché nulla può essere concordato sull'Ucraina senza l'Ucraina e senza l’Unione europea. Continuiamo a dare sostegno alle persone che sono a Cuneo; rinnoviamo il nostro impegno a costruire relazioni nel senso del rispetto e della convivenza pacifica. Vigiliamo sulla nostra democrazia, perché è fragile”.
Le vittime della guerra Russo-Ucraina sono state ricordate nella serata di ieri (lunedì 24 febbraio), in Consiglio comunale dal presidente Marco Vernetti, nel suo discorso di apertura dei lavori.
Immediata la reazione del consigliere Beppe Lauria, molto critica: “Si è toccato il fondo. Io e tanti altri consiglieri abbiamo chiesto più volte, in diversi tentativi e per sei o sette mesi, la proiezione dei colori della bandiera palestinese sulla nostra torre civica, a onore di un popolo vessato da atteggiamenti delinquenziali di chi comanda il suo vicino territoriale. E invece di lavorare davvero per la pace continuiamo a schierarci in questa maniera, soffiando sul fuoco. Perché siete così partigiani? Perché siete così strettamente orgogliosi nel prendere le parti di qualcuno? Smettetela, e piuttosto nascondete di nuovo la testa sotto la sabbia mettendo sulla torre civica anche i colori della bandiera russa”.