Curiosità - 14 marzo 2025, 12:20

Sampeyre, corso di “merletto a fuselli delle valli Occitane”

La presentazione venerdì 21 marzo alle 20,30 presso la sede del museo storico etnografico. Un’arte antica detta anche “al tombolo” tramandatasi nei secoli

Sampeyre, corso di “merletto a fuselli delle valli Occitane”

Venerdì 21 marzo alle ore 20.30, presso il museo storico etnografico di Sampeyre (via Roma 27) si terrà la presentazione del corso di “merletto a fuselli delle valli Occitane” organizzato dall’Associazione “Pouiéntes d’Oc” (merletti occitani) di Cuneo e Sampeyre, che, oltre a documentare e studiare il merletto a fuselli della Val Varaita, ne insegna la tecnica di esecuzione da quasi quarant’anni. Il suo scopo, infatti, è quello di conservare con fedeltà alla tradizione questo saper fare particolare che ha una storia secolare. 

La tecnica di base si apprende con l’esecuzione di otto modelli di difficoltà crescente, in 10 lezioni tra fine marzo, aprile, maggio e ottobre e un po’ di esercizi a casa. L’associazione può prestare tombolo e fuselli a chi ne sia sprovvisto.

Successivamente l’allievo può entrare a far parte dell’associazione e continuare l’apprendimento di punti e passaggi tecnici particolari, oltre ad eseguire merletti sempre più importanti.

L’arte del merletto a fuselli, detta anche al tombolo, si diffuse in Val Varaita nella seconda metà del 1600, quando l’escartoun di Casteldelfino apparteneva alla Francia. Era l’epoca in cui Colbert, ministro del re Luigi XIV, promuoveva in Francia la produzione di beni di lusso (arazzi, merletti, ceramiche, specchi).

Questo merletto si utilizzava principalmente per ornare le cuffie femminili, mentre attualmente si usa nell’arredamento e nell’abbigliamento.

Nell’ambito della grande varietà dei merletti a fuselli europei, quello della Val Varaita ha caratteristiche particolari: nella rete di fondo, costituita da buchi esagonali disposti in strisce, si eseguono motivi floreali o geometrici. Questa tecnica è denominata “point de Paris”. Per il merletto più stretto bastano dieci fuselli, mentre per quelli più complessi sono necessari molti fuselli, anche più di duecento.

In Val Varaita, probabilmente nell’800, venne elaborato un modo particolare per eseguire le puntine laterali.

Quasi sicuramente di origine fiamminga, il “point de Paris” si diffuse a Chantilly (dove presto fu abbandonato), in Normandia, in Savoia, in Svizzera, nelle Alpi Occidentali… e in Abruzzo.

Il corso è aperto a tutti. Per info e prenotazioni tel. 329 317 7579.

CS