/ Storie di montagna

Che tempo fa

Storie di montagna | 16 marzo 2025, 07:05

STORIE DI MONTAGNA 155 - Ristorante Orselli: carne, vino e passione

Oggi la storia di Diego e del suo ristorante che con impegno e dedizione è diventato il suo regno

STORIE DI MONTAGNA 155 - Ristorante Orselli: carne, vino e passione

Dove andiamo oggi? Oggi torno in Valle Varaita, nel piccolo paesino di Melle e qui che ho conosciuto Diego. Un incontro di qualche tempo fa, che ho voluto raccontare solo ora visto che il suo ristorante ha riaperto da poco, a seguito della pausa invernale. Di fronte il locale Candentia, l’ospitalità di Claudia, la sorella. In questo piccolo angolo di paese c’è la storia di una famiglia.

Quella di Diego è particolare. Nato e cresciuto a Melle, in questo paese ci sono le sue radici. Non decide subito di fare il cuoco, questa è una strada che è arrivata in seguito. Prima frequenta il Liceo Scientifico e in seguito inizia l’università puntato verso la laurea in lingue.

La sua passione per il cibo, però, è evidente fin da subito. Inizialmente come consumatore ed estimatore di buona cucina. Grazie alla mamma, un’ottima cuoca, inizia a provare i suoi primi piatti e la sua passione cresce. Parte cucinando per gli amici.

Quando c’era una cena tra amici ero sempre io a mettere le mani ai fornelli e per pagarmi gli studi, spesso, lavoravo come cameriere e facevo esperienza nei locali

Un percorso che alla fine lo porta verso questo mondo, quasi inconsapevolmente, ma che si fa strada in lui fino a diventare un mestiere. E’ il papà a dare l’opportunità di far nascere qualcosa di speciale.



Dove oggi sorge il Ristorante Orselli, un tempo, c’era un bosco e dei ruderi. Quindi il locale nasce da zero e, nella costruzione, si utilizza tutto ciò che viene recuperato dal bosco e dai resti delle vecchie case. Nella realizzazione di questo luogo, oggi davvero incantevole, si mischiano il vecchio stile voluto dal papà, con le idee innovative di Diego che, ormai esperto nel settore, aveva chiaro che cosa voleva fare e che tipo di ristorante avrebbe voluto gestire. Ma in quel momento restano solo parole, idee, progetti su carta e nella mente.

Quando a Melle apre la birreria degli Antagonisti che prevedeva anche la ristorazione, Diego viene chiamato come cuoco. Il paese è molto piccolo e tutti sapevano della sua passione per la cucina. Inizia così la “sua gavetta” e per due anni impara il più possibile. Dopo questa esperienza, torna a Torino, dove conosce la sua compagna e qui lavora in altri locali per imparare e mettere da parte tutto il necessario per saper gestire un locale proprio.

Mentre viveva a Torino, arriva il momento per il papà di prendere una decisione. Investire in questo nuovo progetto o lasciare stare? Diego lascia Torino e torna a casa. Torna alle sue radici e per due anni abbandona grembiule e padelle e diventa muratore.



E’ stato faticoso, ma bello perché ho visto nascere il mio ristorante, sono stato io a costruire, con l’aiuto di mio padre, imprenditore edile, pezzo per pezzo ciò che oggi è il Ristorante Orselli. Avevo già fatto il muratore, essendo l’attività di famiglia avevo imparato quest’arte, ma è stato diverso perché facevo qualcosa per me!” mi racconta mentre osservo incantata i piccoli particolari che rendono questo posto unico.

Ciò che ha fatto la differenza è stata sicuramente l’esperienza di Diego che di locali, prima di aprire il suo, ne ha visti parecchi. Un viaggio per lavorare e imparare che gli ha regalato le sue certezze e la sua idea di come oggi deve essere un locale di ristorazione.

Da quello che era il progetto degli architetti a ciò che poi è realmente diventato il locale c’è una bella differenza. Ci ho messo del mio, mi sono fatta aiutare da amici del settore che mi hanno consigliato e ho voluto lavorare utilizzando rusticità, ma anche modernità. Una fusione che mi pareva ottimale per rendere un posto unico”.

Il ristorante di Diego apre ufficialmente il 10 giugno del 2020, quindi in pieno periodo Covid. Alcuni anni di incertezza che però non lo hanno fermato! “Sono partito piano, perché non sono un professionista nato in questo ambiente. Ma questo inizio graduale mi ha permesso di crescere con il ristorante

Ma qual’è la specialità di questo posto? La carne. Un frigo di maturazione a vista lo fa capire molto chiaramente. Si trova anche una cucina piemontese fatta bene: pasta fatta in casa, antipasti tipici e molto altro, come le intramontabili raviolas della Valle Varaita che ci sono sempre. “Le materie prime del territorio come selvaggina, formaggi, carni qui non mancano e quindi la scelta è di utilizzare queste. Nel mio locale non troverai il pesce, ma della carne selezionata.




Come tutte le attività di montagna, anche per Diego, il problema è la ricerca del personale potendo offrire un lavoro molto stagionale. D’estate c'è molto lavoro e si ha bisogno di molti dipendenti, poi tutto cala d’inverno e quindi bisogna lavorare con aiuti stagionali. Ecco perché il vantaggio di Diego è di poter essere sia cuoco sia titolare così in bassa stagione è lui che sta dietro ai fornelli. C'è una nuova apertura in vista, un piccolo fast food, ma per ora non si può ancora svelare nulla!

Come mai si chiama Orselli? Finito il cantiere la scelta del nome, per Diego, non è stata facile. “Non volevo un nome troppo legato alla tradizione. Facendo una ricerca mi sono imbattuto nello stemma comunale di Melle: ci sono rappresentati due orsi. Ho scoperto, così, che esisteva questa famiglia nobiliare, i conti Orselli, e cercando le araldiche ho trovato lo stemma. Era il nome perfetto per il mio ristorante.

Ho fatto una domanda a Diego per concludere il nostro incontro. Ero curiosa di sapere, nel caso non avesse avuto l’aiuto dei suoi genitori, se il suo locale lo avrebbe comunque aperto a Melle.

Se dovevo fare qualcosa lo avrei fatto a Melle non altrove, se devo mettere una radice lo faccio dove sono nato, qui a casa mia. A me questo posto piace perché è qui, perché me lo sono costruito. E’ stato un percorso che mi ha legato sempre di più a questo posto anche emozionalmente. Sono stato fortunato perché la mia compagna, che è pugliese, ha sposato il mio progetto. Non è stato facile all’inizio, ma poi anche lei si è innamorata di questo posto!

Radici profonde non gelano mai, questa storia ne è una conferma.

Il ristorante, in questo periodo, è aperto nel weekend: se vuoi sapere qualcosa in più: https://www.instagram.com/ristoranteorselli

***

Cinzia Dutto, scrittrice cuneese, ama definirsi una cacciatrice di storie, racconta di storie persone speciali, scelte differenti, montagna e buon vivere.

Gira la provincia alla ricerca di vite uniche e particolari.

Cinzia ha un profilo instagram https://www.instagram.com/cinzia_dutto_fanny e un sito dove puoi trovare il riferimento a tutte le sue pubblicazioni www.cinziadutto.com 

Cinzia Dutto

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A GIUGNO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium