È in arrivo – a partire dal prossimo anno - una stangata sulla Tari (tassa rifiuti) per i residenti del Saluzzese, Saviglianese e Fossanese.
Il Consorzio Servizi Ecologia Ambiente (Csea) che si occupa del servizio di raccolta rifiuti sul territorio, al quale aderiscono 52 Comuni, si appresta a predisporre un nuovo appalto essendo in scadenza quello assegnato nel settembre 2018.
Si tratta di una complessa gara europea da oltre 100 milioni di euro (si parla di una cifra di partenza che si aggirerebbe intorno ai 120 milioni anche se al momento la base d’asta non è ancora stata quantificata con esattezza).
Otto anni fa ad aggiudicarsi l’appalto era stata un’associazione temporanea di imprese costituita dalle ditte San Germano Srl (capogruppo mandataria), Proteo, società cooperativa sociale (mandante) e Cooperativa Lavoratori Ausiliari del Traffico Cooplat (mandante).
Se l’entità finanziaria resta da valutare con precisione, ciò che appare certo sin d’ora è che la ricaduta sulle tasche dei cittadini utenti sarà oltremodo onerosa.
Si parla infatti di un rincaro della Tari (tassa rifiuti) intorno al 25%.
Un elemento che è ovviamente motivo di preoccupazione per gli amministratori che ne devono rispondere ai loro cittadini-elettori e per questo stanno valutando come cercare di ridurre l’impatto di un aumento così rilevante.
Fermo restando che nessuno finora si è spinto oltre il sistema di raccolta “porta a porta” (che pure comincia ad evidenziare notevoli limiti), ci si è limitati a considerare la possibilità di ridurre i passaggi, specie per ciò che concerne la carta e la plastica ma non è escluso che la riduzione possa interessare anche l’indifferenziata.
Tuttavia, si è consapevoli che una risposta di questo tipo può servire soltanto a contenere parzialmente l’aumento dei costi mentre rischia di andare a discapito della qualità del servizio, ultimamente già non più così efficiente.
La percentuale di raccolta differenziata è andata calando in questi ultimi tempi e non sono mancate, in varie occasioni, lamentele da parte dei sindaci di vari Comuni, sia per quanto riguarda la modalità della raccolta, sia, soprattutto, per ciò che attiene la pulizia di strade, piazze e portici che lascia infatti parecchio a desiderare.
Le scelte tecniche sono in larga parte nelle mani dell’architetto Flavio Tallone, dirigente del Comune di Saluzzo, capofila del consorzio, cui compete (insieme al suo staff) la predisposizione del capitolato della nuova gara d’appalto.
Le linee di indirizzo riguardano invece il cda presieduto da 15 anni da Fulvio Rubiolo, designato da Saluzzo, ma anche questo – dopo il rinnovo delle amministrazioni comunali – è prossimo alla scadenza.
Se – come pare – continua a valere il tacito accordo per cui la presidenza di Csea compete a Saluzzo, Monviso Solidale a Savigliano e Alpi Acque a Fossano, si tratta di capire quali sono gli intendimenti della nuova amministrazione saluzzese.
L’ultima riconferma di Rubiolo era avvenuta a metà giugno 2021 al termine di una lunga e dibattuta assemblea, dopo il ritiro della candidatura a presidente del medico veterinario Nando Arnolfo, presentata dal sindaco di Villafalletto Pino Sarcinelli.
In quella circostanza l’allora sindaco di Saluzzo, Mauro Calderoni, aveva proposto – come soluzione di mediazione - di aumentare il numero di componenti del cda del Consorzio passando da 4 a 6 ma l’idea non era stata accolta. Saluzzo aveva comunque fatto asse con Fossano vincendo la partita e riconfermando Rubiolo.
Dell’attuale consiglio di amministrazione, oltre a Rubiolo che lo presiede, fanno parte: Giovenale Bergesio (Savigliano), Giuseppe Milli (Racconigi), Mario Barale (Fossano) e Massimo Colombero (Costigliole).
L’assemblea dei sindaci è presieduta da Ivo Beccaria, sindaco di Barge.