Il Comune di Rifreddo ha reso omaggio agli 80 anni della Festa della Liberazione con una cerimonia che ha coinvolto gli abitanti del paese della valle Po.
Il programma delle celebrazioni si è sviluppato tra la chiesa parrocchiale e il monumento ai Caduti, in una giornata densa di emozioni e di ricordi.
Le commemorazioni hanno preso il via in mattinata, quando autorità civili, militari e i labari delle associazioni cittadine si sono radunati in piazza, per poi muoversi in corteo verso la chiesa parrocchiale.
Qui, il parroco don Antonio Arnaudo ha officiato una messa particolarmente toccante, ricordando con parole profonde il sacrificio dei caduti per la libertà.
Al termine della celebrazione religiosa, i partecipanti si sono diretti in processione al monumento ai Caduti, accompagnati dagli alunni della scuola primaria di Rifreddo.
Davanti al monumento, don Arnaudo ha guidato una preghiera in onore di chi perse la vita nei conflitti mondiali, aprendo il momento istituzionale.
A seguire, il sindaco Elia Giordanino ha pronunciato il discorso ufficiale, sottolineando l’importanza di non dimenticare il passato: "Ottant'anni fa, uomini e donne coraggiosi hanno sacrificato tutto per la nostra Pace e la nostra Libertà. È nostro dovere custodire la loro memoria e trasmetterla alle nuove generazioni. Oggi, mentre nel mondo assistiamo a nuovi conflitti, questi valori diventano ancora più preziosi e irrinunciabili. Ricordiamo anche le parole di Papa Francesco, che ci invita costantemente a essere operatori di pace, contro ogni guerra e sopraffazione" ha dichiarato il primo cittadino, ricevendo l'applauso dei presenti.
La celebrazione è poi proseguita con un momento particolarmente significativo: i bambini della scuola primaria hanno letto alcune riflessioni dedicate alla Liberazione e hanno donato ai partecipanti dei garofani rossi, simbolo di pace e di speranza.
Infine, si è dato spazio alla solenne lettura dei nomi dei rifreddesi caduti nelle due guerre mondiali, un momento di grande intensità che ha rievocato la brutalità dei conflitti e il prezzo pagato per la libertà.
La giornata si è conclusa in un clima di convivialità, con amministratori e cittadini riuniti sotto il porticato della chiesa per un rinfresco e un momento conviviale, nel segno della memoria condivisa e della speranza per un futuro di pace.