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Economia | 28 aprile 2025, 07:00

Uno sguardo all’evoluzione dei portieri dell'Alessandria Calcio e dell'equipaggiamento calcistico

L’Alessandria e il calcio in generale sono in un continuo stato di evoluzione

Uno sguardo all’evoluzione dei portieri dell'Alessandria Calcio e dell'equipaggiamento calcistico

L’Alessandria e il calcio in generale sono in un continuo stato di evoluzione. Nuovi stili di gioco, nuove formazioni, nuove tattiche, idee, attrezzature e innovazioni. A volte vengono introdotti anche nuovi ruoli e posizioni, come i terzini che si improvvisano ali o difensori centrali o si spingono fino al centrocampo difensivo. È proprio questa costante evoluzione che rende il gioco così entusiasmante dal punto di vista tattico. Anche i portieri hanno visto il loro ruolo cambiare molto negli ultimi tempi. In questo articolo analizzeremo approfonditamente la storia e l’evoluzione dei portieri dell'Alessandria Calcio.

L’evoluzione del ruolo del portiere nel tempo

Prova a guardare qualche clip di vecchie partite dell'Alessandria Calcio con tra i pali portieri come Lino Nobili, Adriano Zanier, Ideo Stefani e Andrea Servili. Poi guarda le partite di adesso, con portieri come Luca Liverani, Alessandro Farroni, 27enne spoletino ex Foligno, e Matteo Menino, classe 2006. Converrai con noi che c’è un abisso. Il primo aspetto che salta all’occhio è quanto i portieri siano ora molto più coinvolti nel gioco.

Fino agli anni Ottanta e Novanta, i portieri non lasciavano quasi mai la loro area. Tendevano a rimanere pressoché fermi davanti alla porta, facendo completamente affidamento sui difensori per contrastare gli attaccanti e intercettare i palloni. Oggi, invece, non è raro vedere i portieri spingersi per molti metri fuori dalla loro area, lanciarsi senza esitazione per contrastare gli avversari e persino avviare azioni offensive e fornire assist.

Il ruolo del portiere si è significativamente ampliato. Un tempo, giocare tra i pali significava solo parare i tiri in porta e tirare il pallone il più lontano possibile. Ai portieri non era richiesto praticamente nient’altro. Ora, invece, ci si aspetta che dettino il gioco, leggano la partita e spezzino le linee difensive con i loro passaggi.

Evoluzione del concetto di portiere-sweeper

Il concetto di portiere-sweeper, letteralmente “portiere-libero”, non è, a ben vedere, una novità recente. Esempi di questa tipologia di portiere risalgono addirittura agli anni Cinquanta. Ma ci sono voluti decenni affinché il ruolo prendesse piede e si diffondesse capillarmente. Oggi molti dei migliori portieri sono perfettamente in grado di svolgere il ruolo di difensore e non solo.

Un portiere-sweeper deve essere un grande lettore del gioco, sempre pronto a intervenire. Deve prestare la massima attenzione ed essere concentrato per l’intera durata del match. Il suo ruolo è un mix tra quello di portiere e difensore. Quando la linea difensiva viene superata, il portiere deve essere pronto a uscire dalla sua area, fermare il pallone e rilanciare l’azione.

Per i portieri di oggi è fondamentale essere in grado di anticipare le situazioni rischiose e capire quando uscire dall’area e quando, invece, restare sulla linea di porta. Se, per esempio, un attaccante avversario sembra pronto a scattare in posizione utile per segnare, il portiere deve anticiparlo uscendo dall’area per placarlo prima che si avvicini troppo alla porta.

Portieri sempre più abili con la palla tra i piedi

Sempre più squadre, tra cui l’Alessandria Calcio, cercano portieri che dimostrino di essere abili con la palla tra i piedi. Non è difficile capire perché. Basta pensare alle prestazioni di portieri come, per esempio, Ederson Moraes del Manchester City, per comprendere il contributo prezioso che tale tipologia di portiere possa dare alla squadra.

Al giorno d’oggi ci si aspetta che i portieri sappiano gestire il pallone con i piedi, invece di limitarsi a raccoglierlo e rilanciarlo. L’obiettivo è effettuare passaggi più precisi e tiri lunghi sopra la difesa. È altresì richiesto che i portieri abbiano spiccate capacità di dribbling per avanzare nel campo e fermare gli attaccanti avversari.

I portieri abili con i piedi riescono a piazzare il pallone dove vogliono, con maggiore precisione ed efficacia rispetto ai portieri del passato, che semplicemente tiravano il pallone il più forte possibile sperando che arrivasse lontano.

Evoluzione dell’equipaggiamento calcistico

A evolversi nel tempo è stato anche l’equipaggiamento calcistico. Scarpe, parastinchi e, in particolare, i guanti da portiere sono cambiati significativamente nel tempo, passando da meri strumenti di protezione a dispositivi tecnicamente sempre più avanzati e performanti. I guanti da portiere Adidas, nello specifico, sono realizzati con materiali high-tech innovativi, come la gomma ad alta aderenza, per offrire una presa ottimale anche in condizioni atmosferiche non ottimali.

L’ascesa del ruolo del portiere regista

Oggi i portieri dell’Alessandria Calcio sono considerati veri e propri registi, un concetto del tutto inimmaginabile anche solo un paio di decenni fa. Si tende tuttora ad associare il ruolo di regista ai centravanti, ma molti dei più bravi portieri di oggi sono perfettamente in grado di creare occasioni per gli attaccanti ed effettuare lunghi passaggi orientati verso la porta avversaria. Ancora una volta, questo è un approccio completamente diverso rispetto ai portieri del passato.








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