Dall'ex presidente dell'Istituto Storico della Resistenza Livio Berardo riceviamo e pubblichiamo:
Le dimissioni del sindaco di Magliano Alpi, sfiduciato dal Consiglio, sono salutate dalla corrispondente locale con quello che gli antichi avrebbero chiamato elogium. L’arch. Bailo è colui che “ha promosso iniziative innovative, come la realizzazione della prima Comunità Energetica Rinnovabile in Italia”.
In realtà chi cominciò a istallare pannelli fotovoltaici a Magliano fu il predecessore di Bailo, il dottor Edoardo Belgrano, sindaco dal 2004 al 2009.
Presidente del comitato Ecob"einale sorto per contrastare una grossa centrale termoelettrica, Belgrano pensò che non bastasse opporsi e immaginò come alternativa alle fonti fossili l’uso delle rinnovabili, avviando la collaborazione con il Politecnico di Torino e l’Environment Park: nelle sue periodiche permanenze presso l’ospedale di Bra, Belgrano aveva avuto modo di vedere sulla scuola elementare “Edoardo Mosca” i pannelli fotovoltaici istallati fin dall’inizio del millennio.
Ovviamente si trattava di impianti singoli. Le CER con le interconnessioni fra produttori/consumatori pubblici e privati sono il risultato di ricerche scientifiche successive, le norme europee e nazionali risalgono solo a questo decennio.
Belgrano è stato anche l’ultimo sindaco di Magliano a celebrare il 25 aprile. Uno dei primi atti di Bailo è stata invece l’uscita dal consorzio di enti locali che gestisce l’Istituto storico della resistenza e della società contemporanea di Cuneo. La disdetta fu motivata con ragioni economiche: ma la quota annuale per i comuni di duemila abitanti ammonta ad appena 260 euro.
Oggi l’ex sindaco si vanta di lasciare a chi verrà 770 mila euro di avanzo. Non possiamo nemmeno riconoscergli per l’abbandono dell’Istituto il coraggio della sincerità.
Livio Berardo, ex assessore all’ambiente di Bra ed ex presidente dell’Istituto storico della resistenza di Cuneo