Economia - 07 maggio 2025, 17:11

Giorni decisivi per la vertenza Diageo: venerdì scade il termine ultimo per candidarsi a rilevare lo stabilimento ex Cinzano

Cinque le offerte non vincolanti presentate da due gruppi industriali italiani e tre fondi di investimenti esteri. Lunedì si farà il punto al Ministero del Made in Italy

Lavoratori in presidio di fronte allo stabilimento di frazione Cinzano a Santa Vittoria d'Alba

Giorni decisivi per la vertenza Diageo, multinazionale degli "spirits" che nel novembre scorso ha comunicato l’intenzione di dismettere il proprio stabilimento di Santa Vittoria d’Alba.

Una scelta, quella comunicata dai vertici del colosso britannico, legata non a risultati negativi da parte del gruppo o dell’impianto roerino, ma dalla volontà – così aveva fatto sapere l’azienda – di razionalizzare costi e produzione avvicinando maggiormente quest’ultima ai propri tradizionali mercati di sbocco del Nord e Centro Europa.

Da qui la volontà di chiudere o cedere lo stabilimento ereditato un quarto di secolo fa nell’ambito delle diverse fusioni e cessioni che portarono lo storico marchio Cinzano tra le proprietà della Campari, secondo un percorso che la stessa azienda vorrebbe concludere da qui a un anno, entro giugno 2026.

Tra la fine del 2025 e i primi mesi del nuovo anno è così partita una concertazione dalla quale si attendono sviluppi tra questa e la prossima settimana.

Mentre scriviamo è infatti in corso un nuovo confronto tra i vertici di Diageo Operations Italy, la controllata italiana del gruppo, e i sindacati, coinvolti tramite le Rsu e le segreterie provinciali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil – coi rispettivi segretari Antonio Bastardi, Loredana Sasia e Alberto Battaglino –, che domani riferiranno circa l’esito del confronto ai lavoratori riuniti in assemblea.

Tra lunedì 12 e martedì 13 maggio le stesse parti si ritroveranno ai tavoli nazionali aperti al Ministero del Made in Italy nel primo caso, al dicastero del Lavoro e delle Politiche Sociali nel secondo. 

Al primo dei due appuntamenti nella Capitale l’azienda sarà chiamata a comunicare se entro il termine fissato per venerdì 9 maggio le cinque offerte non vincolanti con le quali altrettanti gruppi avevano manifestato un proprio interesse per subentrare a Diageo nello stabilimento di Cinzano si saranno trasformata in uno o più concreti impegni a procedere in tale direzione e secondo quali condizioni.

Un mese fa l’advisor che l’azienda aveva incaricato di ricercare un possibile compratore per il sito aveva comunicato che, dopo un’opportuna scrematura, tale attività aveva ristretto il campo a due aziende italiane del settore agroalimentare, una delle quali del comparto beverage, e a tre fondi di investimento esteri: uno statunitense, uno tedesco e uno tedesco-olandese. In tre di questi casi era stata espressa la volontà di mantenere la quasi totalità dell'organico, che dai 349 addetti di novembre si è intanto ridotto di qualche unità.

Lunedì si verrà a sapere se tali interessamenti sono stati confermati o meno. Un elemento che potrebbe avere un ruolo decisivo in vista della scadenza del prossimo 23 maggio, quando secondo quanto previsto dalla normativa si chiuderanno i termini di concertazione del cosiddetto Piano Sociale.

Ezio Massucco