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Cronaca | 12 maggio 2025, 19:08

Roccabruna: gravemente danneggiate le grondaie la Parrocchia Sacra Famiglia

Il fatto nella notte tra sabato 10 e domenica 11 maggio. Don Marco Bruno: Oltre al danno è un ennesimo sintomo di malessere sociale a cui siamo chiamati a rispondere sì con misericordia ma anche con maggiore impegno educativo e con una giusta giustizia

“Ci siamo ritrovati di fronte a un vero e proprio disastro” - ci raccontano alcuni fedeli.

A Roccabruna, nella notte tra sabato 10 e domenica 11 maggio, sono state gravemente danneggiate le grondaie la Parrocchia Sacra Famiglia. Ingenti i danni e molta è l’indignazione da parte della comunità: al momento non si conoscono i responsabili del gesto.

Incontriamo quest’oggi il parroco, don Marco Bruno. Quando vi siete accordi del danneggiamento delle grondaie?
“Questa domenica mattina, poco prima della celebrazione della Santa Messa delle ore 11. Al mio arrivo ho visto alcuni volontari e massari stavano controllando le grondaie e ho subito intuito che c’era stato qualche problema. Poi, subito dopo aver preso visione della situazione e aver parlato con loro, ho fatto anche io l’amara constatazione”.

Quali sono i danni provocati?
“In pratica quasi tutte le grondaie che dal tetto scendono a terra infilandosi nella pavimentazione esterna sono state gravemente danneggiare. All’altezza di un metro e mezzo sembra che siano state prese a sprangate ripetutamente e quindi schiacciare e sfondate. Nella parte alta poi dove c’è il cordolo che le unisce e fa confluire l’acqua piovana sembra si siano formate delle crepe dovute agli urti”.

Ritenete sia un atto vandalico o, visto il valore, pensate ad un tentativo di furto?
“Non possiamo essere certi ma dubitiamo si sia tratti di un furto. E’ vero che si tratta di grondaie in rame e quindi di un certo valore in quanto il Centro Parrocchiale di Sacra Famiglia, fortemente voluto e realizzato sotto l’opera di don Eligio Ghio. Rappresenta un lavoro di grande pregio, però non pare che ci sia stato tentativo di portarle via. Qualcuna sarebbe almeno divelta e invece sembra ci su di esse si sia scatenata una sorta di furia rabbiosa”.

Un gesto su cui ci si pone molti interrogativi, in particolare sulle motivazioni...
“Assolutamente sì e mi pare di escludere il movente della rabbia dovuta a incomprensioni. In seno alla comunità non ci sono tensioni tali da giustificare neanche minimamente un fatto così deprecabile. Pensiamo sia stato un gesto di stupidità e follia da cinque minuti che ha rapito qualche elemento poco intelligente e con una vita particolarmente vuota, poco significativa purtroppo. Prendersela con una grondaia in un momento di sconforto potrebbe anche essere capito, ma non armarsi di un attrezzo robusto e pesante per danneggiarne quasi una decina tutt’intorno alla struttura, chiesa compresa”.

In passato erano già successi episodi simili?
“Io sono parroco da soli 7 anni, ma in questo breve arco di tempo non era successo nulla del genere. Qualche scritta sui muri dei piccoli portici realizzati sulle facciate delle cappelle. Ma a Roccabruna nulla di così brutto e grave. Per il resto, mesi fa alla cappella di San Marco sulla vecchia strada verso la frazione Tetti, poco prima del Ponte Olivengo erano comparse delle scritte ingiuriose accanto al piccolo ricordo dei caduti. Nient’altro che ora ricordi”.

Si può già parlare di una quantificazione del danno?
“Approssimativamente siamo sui 3.000€ di danno. Però una valutazione più precisa l’avremo in settimana chiedendo al nostro idraulico di fiducia che fa parte della comunità”.

Come pensate di procedere?
“Dopo il triste passa parola per vedere se qualcuno aveva notato cose particolari, ora credo sporgeremo denuncia ai carabinieri della stazione di Dronero. Questo solo dopo aver richiesto un parere al Comune se dalle immagini delle telecamere può emergere qualche particolare significativo. In più proveremo a chiedere all’assicurazione Generali ex Cattolica-Gamma di Saluzzo se sono previsti danni a seguito di atti vandalici. Sarebbe una beffa doppia se per ripristinare il tutto fosse necessario attingere alle già scarse liquidità della parrocchia. Serviranno già 5.000€ per rifornire di gasolio la cisterna e, calcolando che in cassa abbiamo circa 15.000€, non c’è da stare così allegri”.

Proprio per questo, so che volete fare un appello a chi ha commesso il gesto...
“Papa Francesco e papa Leone inviterebbero inevitabilmente alla pazienza e al perdono, anche se a caldo è proprio difficile essere misericordiosi. Non c’è da scomodare i papi per questo poi, basta e avanza il Vangelo a indicarci la via. Gesù ha perdonato ben altro. Però dispiace davvero. Oltre al danno è un ennesimo sintomo di malessere sociale a cui siamo chiamati a rispondere sì con misericordia ma anche con maggiore impegno educativo e con una giusta giustizia. A loro direi di presentarsi in privato a me e di mettersi a disposizione per qualche lavoro di manutenzione, pulizia e sgombero. Almeno da risarcire in qualche misura il danno causato e per una sorta di penitenza/punizione auto inflitta che faccia crescere e dia esempio a loro, a noi e a tutti”.

Beatrice Condorelli

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