Domani il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, sarà in visita al cantiere del nuovo Tunnel di Tenda, accompagnato dai sindaci della valle Vermenagna. Un sopralluogo voluto per verificare di persona lo stato di avanzamento dei lavori, a poco più di un mese dalla riapertura prevista per il 27 giugno.
Per quella data è attesa anche una cerimonia alla presenza del ministro italiano Matteo Salvini e del suo omologo francese Philippe Tabarot, chiamati a tagliare il nastro di un’opera attesa da oltre un decennio e segnata da anni di ritardi, interruzioni e polemiche.
La nuova canna del tunnel è praticamente completata.
Gli impianti di sicurezza — tra cui ventilazione, illuminazione, sensori e antincendio — risultano installati al 79% e saranno pronti per la fine di giugno. Attualmente sono in corso i collaudi, passaggio decisivo prima del via libera definitivo da parte della Conferenza intergovernativa, che dovrà esprimersi proprio sulla piena funzionalità e sicurezza della galleria.
Ed è proprio questo l’elemento chiave: nessuna agenda politica può forzare i tempi, se prima non ci sarà la certezza assoluta sulla sicurezza dell’infrastruttura.
A preoccupare maggiormente, però, è la situazione all’uscita del tunnel sul versante francese, dove i lavori sono ancora in corso e in forte ritardo. Non saranno completati entro il 27 giugno, e questo potrebbe incidere sulla piena operatività del collegamento.
Dalla parte italiana, invece, il clima è fiducioso: la volontà è quella di chiudere finalmente una pagina lunga e complessa della mobilità transfrontaliera.