Riceviamo e pubblichiamo la lettera di "Insieme si può".
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C’è un momento, nella vita delle comunità, in cui vale la pena fermarsi. Respirare. E ricordare perché si è cominciato. “Insieme si Può” non è nata dentro un partito. Non è un simbolo da appuntarsi al petto, né una bandiera da issare contro qualcuno. È nata, invece, da un gesto semplice e straordinario: l’incontro tra persone diverse che hanno scelto di credere che il bene comune valga più delle appartenenze, più delle etichette, più delle differenze.
Era il 14 gennaio 2014. Mauro Calderoni, Franco Demaria ed Enrico Falda firmavano un patto, non per ambizione personale, ma per provare a costruire, a Saluzzo, un modo nuovo di fare politica: partecipata, aperta, umana. Una politica che ascolta, che coinvolge, che accoglie. Oggi qualcuno scrive che siamo “creatura del PD”. Non è così. E non per tatticismo, ma per rispetto della verità. Siamo nati da un’idea più grande: che si possa governare insieme anche da punti di partenza diversi, se si ha uno sguardo comune sull’orizzonte.
Noi ci riconosciamo nei valori della Costituzione repubblicana. Crediamo nella dignità della politica come servizio. Vogliamo una città in cui ogni cittadino possa dire: “questa è anche casa mia”. E in questi anni, con fatica e passione, abbiamo costruito un luogo dove le persone si incontrano, si ascoltano, si confrontano, si rispettano.
“Insieme si Può” è questo: un laboratorio di idee e di futuro. Un ponte, non una fortezza. Una casa di vetro, non una torre d’avorio. Un luogo in cui le differenze non sono un ostacolo, ma un’opportunità per crescere. In cui non si chiede a nessuno di rinunciare a ciò che è, ma si invita tutti a contribuire a ciò che possiamo diventare. Il nostro obiettivo non è solo amministrare bene – che è già molto. È cambiare il modo in cui le persone si sentono parte di una comunità. È ridare alla parola “politica” il suo significato più bello: prendersi cura degli altri.
Non è facile. Non lo è mai stato. Ma se oggi Saluzzo è anche solo un po’ più consapevole, più giusta, più viva, è anche grazie a questo cammino collettivo. “Insieme si Può” non è un passato da rivendicare. È un futuro che continuiamo a scegliere, ogni giorno.