Egregio Direttore,
il caso della neo eletta Sindaco del Comune di Merano che ha rifiutato d’indossare la fascia tricolore, il simbolo istituzionale per eccellenza, nel momento della sua nomina ufficiale in carica, ha destato molto scalpore ed ha suscitato in me, a livello personale, un senso di scoramento.
In quanto collega, Sindaco del Comune di Brondello, vorrei condividere una riflessione in merito.
Dal 2024 ho l’immenso onore di servire la comunità come Sindaco. Ogni giorno, indossare la fascia tricolore è per me un privilegio ed un richiamo costante al profondo significato del mio ruolo.
Quella fascia non rappresenta una semplice formalità, ma incarna i valori fondanti della nostra democrazia. Non è un semplice accessorio, ma il simbolo tangibile della Repubblica Italiana, della sovranità popolare e della responsabilità che ogni sindaco si assume nei confronti dei propri concittadini.
Proprio per questo, è innegabile l’amarezza per le notizie che arrivano da Merano.
È giusto comprendere le specificità territoriali, le tradizioni locali che vogliono che il passaggio delle consegne indossando il medaglione con lo stemma della città, eredità della storia tirolese. Tuttavia, il rispetto per le minoranze presenti sul territorio nazionale, sancito anche nell’art.6 della nostra Costituzione, non può in alcun modo soprassedere i valori sacri su cui si fonda la nostra nazione che,richiamo ancora la Costituzione (la più bella del mondo) è “una e indivisibile” (art.5). La fascia non è una scelta stilistica, né un fardello: è la rappresentazione visiva dell’unità che ci lega come nazione, del patto di fiducia tra istituzioni e cittadini, e dell’impegno solenne a operare per il bene comune.
Per me, la fascia è un simbolo che unisce, che ricorda la storia, i sacrifici e i valori su cui è fondata la nostra Italia. E’ un onore che riempie di orgoglio me ed i tanti amici e colleghi sindaci, che spinge a dare il massimo ogni giorno. Spero che questa riflessione possa contribuire a valorizzare un simbolo che, al di là delle differenze politiche o personali, dovrebbe rappresentare un punto fermo per tutti coloro che scelgono di dedicarsi alla vita pubblica.
Viva l’Italia, Viva il Tricolore e Viva i Sindaci che lo vestono con emozione e passione.
Paolo Radosta
Sindaco del Comune di Brondello