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Cronaca | 23 maggio 2025, 12:46

La Procura chiede il rinvio a giudizio per un’impiegata albese: motociclista perse la vita travolta dalla sua auto

Nell’aprile 2024 sulla strada regionale 29 a Vezza d’Alba l'incidente che provocò la morte della 41enne di Monteu Roero Roberta Frattasi

I soccorsi nella zona teatro dell'incidente

I soccorsi nella zona teatro dell'incidente

E’ quella di omicidio stradale l’accusa per la quale la Procura della Repubblica di Asti ha chiesto il rinvio a giudizio di un’impiegata albese classe 1997.

La donna, difesa dall’avvocato albese Roberto Ponzio, fu suo malgrado protagonista del sinistro verificatosi nel primo pomeriggio di sabato 6 aprile 2024 lungo il tratto della Strada Regionale 29 che attraversa il territorio di Vezza d’Alba. L’incidente si verificò all’uscita dalla frazione Borbore in direzione Canale, all’altezza di località Patarrone, nei pressi del distributore di benzina presente in quel tratto.

Lo scontro coinvolse tre veicoli costando la vita a Roberta Frattasi (nella foto sotto), 41enne residente a Sant’Anna di Monteu Roero.

L’imputazione a carico dell’impiegata indagata dalla Procura astigiana è legata all’eventuale colpa consistita nell’avere tenuto un comportamento di guida imprudente e in violazione delle norme che disciplinano la circolazione stradale mentre si trovava alla guida della propria autovettura.

La donna perse improvvisamente il controllo di questa andando così a invadere la corsia di marcia opposta, dapprima impattando frontalmente contro un trattore che proveniva in senso contrario, per poi travolgere la motocicletta Royal Enfield condotta dalla vittima, che a sua volta procedeva nell’opposto senso di marcia, dietro al mezzo agricolo.

Inutili i soccorsi per la motociclista, che nata a Canelli nel 1982 era impiegata presso un’industria canalese.

La donna albese alla guida dell’auto risultò anche lei ferita e venne trasportata in codice giallo all’ospedale di Verduno.

Sul posto, oltre ai sanitari del 118, erano intervenuti i Vigili del Fuoco di Alba e i Carabinieri della Compagnia di Bra.

Per ricostruire l’esatta dinamica del sinistro la Procura astigiana si è affidata, oltre che ai rilievi delle forze dell’ordine, a una perizia cinematica affidata all’ingegner Cipriani di Torino. Anche sulla scorta di quella il pubblico ministero competente, dottor Stefano Cotti, ha ora chiesto il rinvio a giudizio dell’imputata.

L’udienza preliminare si terrà davanti alla Gup Beatrice Bonisoli il prossimo martedì 24 giugno.

I parenti della vittima sono rappresentati dall’avvocato Alessandro Petito del foro di Torino.

E. M.

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