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Storie di montagna | 01 giugno 2025, 06:59

STORIE DI MONTAGNA 165/ Chiara e il sogno da conquistare

Ligure e innamorata delle montagne cuneesi ha realizzato il suo sogno di vita e lavoro in montagna come Tecnico Faunistico

STORIE DI MONTAGNA 165/ Chiara e il sogno da conquistare

Per incontrare Chiara, sono dovuta salire fino a 1500 mt di altitudine, perché è lì che vive con due cani, un coniglio e un gatto. Siamo a Sampeyre, nel Vallone di Sant’Anna.

La sua baita è un piccolo nido, caldo accogliente, contornata da un panorama stupendo e non è raro l’incontro con animali selvatici: camosci, tassi, caprioli, cervi, volpi, lupi. Siamo in un piccolo paradiso ed è proprio qui che Chiara voleva vivere, anche se all’inizio non lo sapeva!

Ma partiamo dall’inizio.

Questa giovane montanara, in realtà, nasce in un paese di mare, a Finalborgo in Liguria. Un ambiente totalmente diverso dalla montagna che oggi è diventata casa sua!

“Avevo otto anni quando i miei hanno comprato una casa in Valle Gesso e così, tutti i fine settimana e nelle vacanze estive, si andava in montagna. Nel 2018, avevo 20 anni, avevo appena ultimato la triennale in Scienze Veterinarie e dovevo scegliere come proseguire.

 I miei genitori hanno venduto la casa a Roaschia e hanno acquistato la baita dove oggi vivo.

Nella nuova casa ho iniziato a immergermi davvero nell’ambiente montano, ad apprezzare i panorami, le vette e soprattutto gli animali che abitano questo luogo, in alcuni posti ancora incontaminato!"

Ed è così che Chiara si innamora della fauna di montagna e questo le farà scegliere il suo nuovo percorso universitario. “Ho iniziato ad osservare con un vecchio binocolo gli animali e a fotografare con il cellulare e così, mio papà, mi ha regalato la mia prima macchina fotografica. Sono partita così a fare appostamenti fotografici, con il telo mimetico e il treppiedi proprio dietro casa. Vedere gli animali selvatici da vicino per me è stato meraviglioso, un’emozione ogni volta!”

Quando scopri cosa davvero ti fa battere il cuore è quella la strada che devi seguire.

Ecco che Chiara sceglie di rivolgere i suoi studi verso la fauna selvatica per poter lavorare come guardia parco o tecnico faunistico.

Finita la triennale il suo tirocinio è a Melle, in Valle Varaita, presso il Comprensorio Alpino ed è qui che scopre la professione del tecnico faunistico. Si innamora di questo lavoro e da quel momento in poi arriva la sua certezza: quello sarà il suo futuro!

“Quando ho scelto di intraprendere il curriculum faunistico i miei colleghi di università e persino gli insegnanti mi hanno criticato moltissimo tutti mi dicevano che non avrei mai trovato lavoro perché i posti sono pochissimi, si tratta di un lavoro spesso svolto da maschi e mille altre perplessità tutto meno che incoraggianti!”

Chiara è stata capace di non ascoltare quelle voci ed è andata avanti comunque!

Si è messa in gioco fin da subito. Sapeva che il lavoro non sarebbe arrivato immediatamente e così ha iniziato a lavorare in un rifugio in montagna per racimolare qualche soldo e comprare dell’attrezzatura idonea. Capisce subito la necessità dell’esperienza sul campo e di avere un curriculum ricco per poter essere scelta come tecnico faunistico, anche perchè ne esiste uno per Valle. Questa donna cocciuta e temeraria trova il modo di fare esperienza e di affiancare un tecnico suo amico, ha chiesto aiuto perché doveva fare esperienza. Ha fatto corsi, studi e soprattutto si è guardata intorno e ha fatto esperienza sul campo.

“In università non mi hanno insegnato a seguire una traccia, a riconoscere sul campo di chi sono le feci che trovo, a chi appartiene il verso che si sente nel bosco: tutto questo si impara con l’esperienza! E io l’ho dovuta fare e per farla ho chiesto aiuto a chi era sul campo tutto il giorno. Ho fatto la gavetta e tutto questo mi ha premiato!”

Curiosità, perseveranza e passione hanno fatto di questa donna un ottimo tecnico faunistico che oggi viene chiamata a cui il lavoro non manca di certo. Una donna che è riuscita a creare un buon rapporto anche con i cacciatori, che si è fatta spazio in un ambiente non facile, ma che ogni volta che ne parla ha quella luce negli occhi che ho visto solo in poche persone.

Oggi Chiara fa il lavoro dei suoi sogni e sentirla parlare lo dimostra e permette un viaggio tra i sentieri montani contornato da incontri di animali che li abitano. Ha scelto di abitare nella baita dei genitori dove fa sempre ritorno e dove resta tutto l’anno.

Lavora in Piemonte, nella Valle Stura, ma non ha dimenticato la Liguria dove lavora in provincia di Savona e Imperia e si divide tra questi due territori.

Scarponi, binocolo e macchina fotografica non mancano mai nel suo zaino, insieme alle levatacce per essere in cima all’alba o “al canto” come si dice in gergo per sentire il canto della pernice bianca o il bramito di qualche cervo.

“Quando ho avuto il mio primo incarico è stato subito chiaro che quello fosse un mondo prettamente maschile. Avevo colleghi vestiti totalmente firmati, io ero all’inizio e non avevo molte possibilità: i miei scarponi non erano di marca e nemmeno il mio abbigliamento tecnico, ero una Ligure impiantata in Piemonte e non avevo nessuna esperienza.

In me, però, c’era la voglia di fare quel lavoro e tantissima volontà di imparare. Sono stata spesso sminuita, considerata con occhiate e battute incapace, squadrata e giudicata per il mio binocolo regalato dal mio papà. Ho dovuto conquistarmi ogni singolo giorno il mio lavoro e dimostrare chi sono e cosa so fare! Anche oggi non posso permettermi di sbagliare nulla perché ancora la strada è lunga. Cerco di dare ogni giorno il meglio di me! Mi sono laureata il 20 aprile del 2021 e ad agosto avevo già il mio primo incarico, un bellissimo trionfo verso tutti quelli che dicevano che non ce l’avrei mai fatta!”

Una storia di rivincita, di rinascita e di una donna che oggi può dire ce l’ho fatta.

Una storia che dimostra che oggi ci sono ancora alcuni lavori che sono più faticosi, che per farli, se si è donna, bisogna essere davvero sicure e riuscire a tapparsi le orecchie e andare sempre avanti. La costanza, la passione e la voglia di realizzare un sogno, premia sempre!

“Vedere l’alba sulle montagne è qualcosa di meraviglioso. Ho scelto un lavoro che mi permette di stare nella natura e godere di panorami che pochi possono vedere quasi ogni giorno! Tra le cime, quando il sole mostra i suoi primi raggi, dimentico tutta la fatica e capisco di essere esattamente dove ho scelto”

L’incontro con Chiara è stato speciale, raccontare la sua storia vorrei fosse un modo per dire a tutte le donne che possono farcela sempre, comunque e nonostante tutto!

Cinzia Dutto

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