Storie di montagna - 08 giugno 2025, 07:05

STORIE DI MONTAGNA 166 / Greta e Igor: due cuori, un rifugio, un sogno realizzato

Dal 1 giugno apre il rifugio Becchi Rossi di Ferrere, i nuovi gestori sono giovani, ambiziosi e iniziano qui una nuova vita!

STORIE DI MONTAGNA 166 / Greta e Igor: due cuori, un rifugio, un sogno realizzato

Conosci la piccola borgata alpina di Ferrere in Valle Stura? Un piccolo paradiso alpino a 1890 m. SLM che accoglie e affascina turisti e camminatori per la sua incantevole posizione e i suoi panorami eccezionali. Sono salita qualche giorno fa in questo posto che amo per conoscere una famiglia speciale che questo luogo lo chiama casa. Il sorriso di Greta è stata la prima accoglienza, come anche il vociare felice dei suoi bimbi che giocavano proprio davanti al Rifugio Becchi Rossi. Ma come mai sono qui?

Questa è una storia che ti voglio raccontare.

La vedi quella casa che si affaccia sulla piazza? Beh quella è casa mia da sempre. Io e la mia famiglia siamo originari di Chiusa Pesio, ma mia nonna arriva da questo posto, è nata qui, e la casa dove oggi abito è da sempre il mio posto del cuore!” inizia così la mia chiacchierata con Greta, con i suoi ricordi, le sue radici e ciò che la lega a questo luogo magico.

Qui a Ferrere, nella casa dei nonni, ci viene da quando ancora non c’era la luce e l’acqua e ci si accontentava. Si viveva come una volta, ma a lei tutto questo è sempre piaciuto perchè è cresciuta con questa dimora e l’ha vista migliorare e diventare sempre più accogliente. Letizia e Giuseppe, i nonni, hanno sempre creduto in questo posto tanto da farlo amare anche alla nipote che è cresciuta come la baita e non ha mai perso la voglia di venire e di sognare un giorno di poterci vivere e lavorare.

Un sogno che ha dovuto aspettare chiuso nel cassetto per qualche anno, ma che non ha mai accantonato.

Quando ero piccola, qui nella frazione, correvo tra le case e mi divertivo, eravamo un gruppo di 15 ragazzi. Oggi vedo i miei figli giocare qui, senza tv, cellulare o giochi elettronici, solo liberi di inventare giochi in natura, come facevo io!

Nel 2022 Greta si sposa con Igor qui, nella piccola cappella che affianca il rifugio, lei aspettava il suo secondo bimbo, Etienne e aveva già il piccolo Helvé, nato nel 2018 e già avevano tentato di prendere in gestione il rifugio parrocchiale. Non era il momento giusto, e non è andata a buon fine è dovuto arrivare il 28 aprile di quest’anno per poter realizzare quel sogno tanto cercato e voluto.

Questa coppia si sta mettendo in gioco, lei è impiegata (oggi in aspettativa) presso una grande azienda di Cuneo, mentre Igor è un carrozziere. Oggi lei fa la cuoca e lui in cameriere.

Com’è stato passare da carrozziere a cameriere? Ho chiesto a Igor. “Divertente e bello, mi piace il contatto con le persone. Ho fatto tanti lavori nella mia vita e sono anche maestro di sci e per me la montagna è un ambiente che amo e in cui mi piace vivere! C’è da correre, ma corro volentieri!” Questa è la risposta che fa capire l’entusiasmo e la motivazione.

Il rifugio ha aperto dal 1 giugno e chiuderà il 5 ottobre. E’ aperto tutti i giorni e su prenotazione si può avere un menù con polenta, affettati speciali, formaggi del territorio e molto altro. Anche per chi non prenota, ma è di passaggio, la cucina è sempre aperta e offrirà panini, taglieri e sarà possibile fermarsi per ristorarsi Ogni sabato e domenica, inoltre, c’è il piatto del giorno che Greta sceglie e comunica di settimana in settimana.

Con due ristoratori così giovani c’è anche l’attenzione a chi sceglie una cucina vegetariana o vegana per cui la polenta potrà essere accompagnata da un ragù di lenticchie e gli antipasti, tutti fatti in casa, saranno a base di verdure. Ci sono 20 posti letto con tre camerate e una camera matrimoniale con bagno privato. All’interno del rifugio tutto è colorato e personalizzato da Igor che ha reso l’ambiente davvero bellissimo e accogliente, apportando modifiche a aggiungendo il suo tocco personale. Nei locali della ristorazione una mostra fotografica rende tutto unico e speciale, come anche gli antichi attrezzi di un tempo sparsi un po’ ovunque e i palchi dei cervi, tutti opera di Igor. Una piccola perla? La terrazza panoramica dove poter pranzare vista montagne!

Insomma qui c’è tutto per passare del tempo in un luogo bello, accogliente e per conoscere questa famiglia che nelle terre alte ha trovato un nuovo inizio.

Trovate delle informazioni sulla loro pagina instagram. Per prenotazioni 334 6132551 oppure becchirossorifugio@gmail.com per la prenotazione delle camere.

Vogliamo dare vita a questo posto. Il 28 giugno ci sarà l’inaugurazione ufficiale con il concerto dei Lou Seriol e questo sarà il primo di tanti eventi per far conoscere questo posto e il nostro rifugio a tante persone!” Saluto Greta e Igor con questo invito a cui non mancherò sicuramente.

Greta ha 35 anni, ma ne dimostra almeno dieci di meno, quando gliel’ho fatto notare mi ha detto: “Ho realizzato un sogno e questo mi ha reso felice e forse mi ha anche ringiovanito!

Ci dicono tutti che siamo dei pazzi!” conclude Greta.

Una scelta coraggiosa quindi? No, io direi una scelta pensata, voluta e sognata quindi in bocca al lupo a questi nuovi gestori e che la strada sia lunga e ricca di belle soddisfazioni. Andate a trovarli farete parte di un sogno!

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Cinzia Dutto, scrittrice cuneese, ama definirsi una cacciatrice di storie, racconta di storie persone speciali, scelte differenti, montagna e buon vivere.

Gira la provincia alla ricerca di vite uniche e particolari.

Cinzia ha un profilo instagram https://www.instagram.com/cinzia_dutto_fanny e un sito dove puoi trovare il riferimento a tutte le sue pubblicazioni www.cinziadutto.com

Cinzia Dutto