Un milione di specie è a rischio estinzione e molte potrebbero scomparire entro pochi decenni. Il tasso di estinzione sta crescendo a causa di attività umane come la perdita di habitat, l'inquinamento e il cambiamento climatico.
Questo l’incipit con cui è stato presentato ieri ad Acceglio, in alta Valle Maira, nel salone del birrificio Alp di borgata Frere, il progetto Interreg “Alpivive”, un focus sulla lotta all’impoverimento della biodiversità nelle Alpi occidentali.
L’iniziativa, nata dalla collaborazione tra l’Agenzia di Sviluppo AFP di Dronero e l’associazione Ascalaphe di Sisteron nell’alta Provenza – vede coinvolti i Comuni di Acceglio e Dronero, il Parco Alpi Marittime e la Provence Alpes Agglomeration (Digne les Bains) ed è finanziata nell’ambito del primo Bando Microprogetti del Programma di Cooperazione Transfrontaliera Interreg VI-A Francia Italia.
Come frenare l’estinzione di molte specie tra flora e fauna? Innanzitutto, procedendo alla conoscenza dell’attuale patrimonio naturalistico del territorio, attraverso un censimento delle specie attualmente esistenti. A questo proposito, il progetto “Alpivive” agisce su due momenti: in giugno sono previste due sessioni d’inventari grazie all’apporto di 50 esperti ed appassionati di biodiversità, italiani e francesi, la prima ad Acceglio dal 6 all’8 giugno 2025 e la seconda a Prads (Valle della Haute Bléone) dal 27 al 29 giugno.
Il secondo momento consiste nell’organizzazione del Festival sulla biodiversità “Alpivive”, che si terrà a Dronero ad ottobre, dal 10 al 12 ottobre.
In quell’occasione insieme alla presentazione dei risultati degli inventari saranno organizzate attività didattiche, conferenze, escursioni con al centro sempre il tema della biodiversità.
A seguire le interviste realizzate da Daniela Bianco – riprese e montaggio di Pietro Cattaneo