Da Sportello Salute Busca riceviamo e pubblichiamo:
Egregio Direttore,
chiediamo la Sua ospitalità per esprimerci in merito alla risposta pubblicata il 30 maggio u.s., a firma del Dr. Lorenzo Angelone, Direttore Sanitario dell’Azienda Ospedaliera S.Croce e Carle, riguardo alla nostra denuncia a proposito dei percorsi di follow up che sono costretti a compiere i malati oncologici in carico all’Ospedale di Cuneo e per fornire informazioni precise ai cittadini, che vedono calpestato il diritto alla cura.
Innanzitutto la lettera del Direttore Sanitario assimila i concetti di dimissione e cronicizzazione in ambito oncologico. La ‘dimissione’ dei pazienti oncologici verso il loro medico curante (ovvero la sospensione dei controlli in Oncologia, se ben comprendiamo il senso dello scritto) avviene di norma dopo 5 anni di assenza malattia (guarigione clinica). Contrariamente a quanto affermato dal Direttore Sanitario, l’Ospedale non garantisce gli esami di controllo per 5 anni, ma ‘abbandona’ i malati ben prima, limitandosi ad effettuare loro le visite oncologiche previste dai Percorsi Diagnostico-Terapeutici-Assistenziali (PDTA).
La stabilità clinica di cui si fa menzione, non può essere nota a priori, ma ovviamente solo dopo gli esami di controllo (previsti proprio a tale scopo per 5 anni).
Diverso è il concetto di ‘cronicità in oncologia’ (citato nella lettera), situazione in cui frequentemente i malati continuano ad effettuare cure specifiche (prevalentemente chemio o immunoterapia) e non sono rimandati al loro medico curante, bensì seguiti dagli specialisti oncologi, senza che vengano però garantite loro le prenotazioni degli esami.
In secondo luogo, la possibilità di attivare percorsi di tutela è possibile dal 1998, con la Legge 124 (non dall’aprile 2024, come richiamato dal Dr. Angelone). Se l’istanza presentata all’URP dell’ASL seguisse le agende disponibili da CUP Regionale (come afferma il Direttore) sarebbe inutile presentare il percorso di tutela, in quanto l’utente potrebbe provvedere autonomamente alla prenotazione.
Scopo dell’istanza è appunto la presa in carico da parte dell’ASL, al fine di prenotare entro i tempi stabiliti dell’impegnativa, anche e soprattutto quando dal CUP non sono disponibili posti o questi sono molto distanti nel tempo e/o nello spazio geografico regionale.
Ci permettiamo di precisare che, diversamente da quanto dichiarato dal Dr. Angelone, l’Azienda Ospedaliera non garantisce tutte le visite e prestazioni con classe B. Ad esempio, non effettua visite neurologiche con priorità B (ad eccezione di cosiddetti ‘prodotti specifici’, esempio cefalea o epilessia); è disponibile un numero giornaliero di due di posti per presa in carico di RMN osteoarticolare, lista d’attesa indisponibile fino a poche settimane or sono (siamo testimoni di un utente inviato ad Acqui Terme per una RMN osteoarticolare classe B, per una situazione post-traumatica, poiché l’Ospedale non era in grado di provvedere), mentre un utente sta aspettando dal 27 aprile la prenotazione per TAC cuore da eseguirsi entro 10 giorni.
Possiamo confermare che dal 30 maggio ad oggi nulla è cambiato nella disponibilità dell’Azienda Ospedaliera in merito alla presa in carico (locuzione sul cui significato sarebbe interessante confrontarsi) degli esami di controllo radiologici per i pazienti oncologici (e non solo), per i quali la stessa Azienda ha continuato a rispondere con il diniego della prenotazione. Evidenziamo che l’Azienda S. Croce e Carle fa parte della Rete Oncologica Piemontese, e le cui indicazioni in merito sono state approvate e recepite dalla Regione Piemonte.
A conforto della nostra denuncia, richiamiamo la recente lettera indirizzata all’Assessore Regionale Federico Riboldi, da parte della LILT e delle ACLI di Cuneo, che riporta esattamente le questioni da noi sollevate. Confidiamo di aver contribuito a portare un po’ di chiarezza e veridicità informativa, in particolar modo per il rispetto dei diritti dei cittadini maggiormente fragili, motivazione prioritaria del nostro impegno.
Siamo consapevoli delle precarie condizioni in cui versa il SSN, ma non è tacendo la cruda realtà che si risolvono i problemi.
Cordiali saluti.
Sportello Salute Busca