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Attualità | 10 giugno 2025, 09:01

Il nuovo ospedale di Savigliano-Saluzzo-Fossano è nelle mani dell’Inail

L’assessore regionale alla Sanità Riboldi ottimista: “È in pole position rispetto ai sette piemontesi in itinere, davanti a quello dell’Asl Torino5”. Restano da sciogliere i nodi della viabilità e della ferrovia, temi demandati a Provincia e Comuni

Il nuovo ospedale di Savigliano-Saluzzo-Fossano è nelle mani dell’Inail

In 48 ore l’assessore regionale alla Sanità Federico Riboldi è stato due volte a Savigliano a parlare del nuovo ospedale Savigliano-Saluzzo-Fossano.

La prima volta sabato, durante un’iniziativa promossa dal suo partito, Fratelli d’Italia, poi ieri sera, ospite di un incontro promosso alla Crusà Neira dall’associazione Area Vasta insieme alle due associazioni “Amici dell’ospedale Santissima Annunziata” di Savigliano e “Officina delle Idee” di Saluzzo.

Di fronte ad una platea costituita da sindaci, amministratori locali e operatori sanitari, Riboldi ha fornito alcuni ragguagli di ordine generale lasciando al direttore dell’AslCn1 Giuseppe Guerra il compito di illustrare nel dettaglio il progetto.

Ricordiamo che la scorsa settimana – il 4 giugno – è stato firmato a Roma l’accordo tra Regione e Inail. 

“Fra i sette nuovi ospedali finanziati con mutui contratti con Inail a tasso agevolatoha spiegato l’assessore Riboldi questo è quello nella fase più avanzata, davanti come tempistica di progettazione a quello dell’AslTo5. Entro l’anno l’iter sarà concluso e consegnato all’Inail che potrà procedere alla gara d’appalto”.

Vediamo qualche numero del nuovo ospedale che comporta un costo di 250 milioni di euro: disporrà di 310 posti letto, 8 sale operatorie, 3 sale parto, 2 emodinamiche, 4 sale endoscopiche, 2 Tac, 2 Risonanze magnetiche, 4 sale Radiologiche, oltre ad un Pronto Soccorso di ultima generazione con tutte le caratteristiche proprie della medicina d’urgenza. Ampia l’area circostante, servita complessivamente da 875 parcheggi.

Riboldi non si è nascosto le problematiche in fase esecutiva. “Sappiamo bene – ha affermato - che quando si è presenza di grandi appalti i rischi sono dietro l’angolo: dai possibili ricorsi delle ditte escluse al rischio di fallimento delle imprese, tuttavia sono ottimista perché i progettisti hanno lavorato bene e c’è stata collaborazione tra gli amministratori locali”.

Guerra, nel dettagliare le caratteristiche della nuova struttura sanitaria, ha ricordato che il terreno – a diversità di quanto avviene per l’ospedale To5 realizzato su area demaniale – resta da acquistare: “Speriamo che lo faccia l’Inail, così come auspico che si accolli anche l’onere del progetto esecutivo perché altrimenti saremmo in difficoltà, come Asl, a farvi fronte”. 

Sono rimasti al palo i temi della viabilità, che l’assessore ha demandato alla Provincia e ai Comuni, così come quello dei collegamenti ferroviari. Questioni di non poco conto, se si considera che si tratta della più importante opera pubblica che viene realizzata nel comprensorio Savigliano-Saluzzo-Fossano da decenni a questa parte.

Guerra ha sì parlato della realizzazioni delle rotatorie di accesso al nuovo ospedale, ma è rimasta inevasa la questione più complessa: l’ampliamento della provinciale 662 Saluzzo-Savigliano, così come i collegamenti stradali in direzione Genola- Fossano.

Una questione – connessa alla tangenziale di Savigliano - che si trascina da 40 anni e che ha visto promesse disattese da giunte regionali di vario colore. Ieri sera era stato annunciato un intervento, se non in presenza almeno in videoconferenza del presidente della giunta regionale Alberto Cirio, che però non c’è stato.

Peccato, perché sarebbe stato interessante capire quali sono gli intendimenti della Regione rispetto alle infrastrutture viarie della pianura che da tempo attendono risposte. A maggior ragione adesso con la realizzazione della nuova, importante struttura sanitaria destinata a servire il quadrante Nord Ovest del Cuneese.

Demandare a Provincia e Comuni il tema delle infrastrutture di accesso al nuovo ospedale senza pensare ad un coinvolgimento diretto della Regione significa eludere il problema. Sulla questione l’associazione “Area Vasta” probabilmente si attendeva qualcosa di più.

Ci sarà tempo per rilanciare: la posa della prima pietra non è ancora dietro l’angolo.

GpT

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