Cronaca - 11 giugno 2025, 13:46

Incidente sul Monviso: vittime il titolare di una pizzeria di Cengio e una carabiniera brigadiere a Varazze

L'uomo aveva 54 anni, la donna 33. L'allarme ieri sera, stamattina il recupero dei corpi, trovati al fondo del canale Coolidge

Le due vittime

Le due vittime

Sono Michele Bruzzone, 54 anni, titolare della pizzeria La Conca d'Oro di Cengio e Daniela Colocci di 33 anni, brigadiere dei carabinieri in servizio da un anno a Varazze, l'uomo e la donna deceduti in un drammatico incidente in montagna. 

Per tutti “Gimbo”, Bruzzone era molto conosciuto e stimato in paese. Era originario di Plodio ma risiedeva nella frazione cengese, dove lascia una comunità affranta dalla tragica notizia. Appassionato di montagna da sempre, era noto per la sua esperienza e prudenza nelle escursioni. Approfittava di ogni momento libero per dedicarsi alla sua più grande passione, che coltivava con entusiasmo, spesso in compagnia, ma anche in solitaria.

Con lui, lunedì, era partita la giovane militare, originaria di Ascoli Piceno ma da un anno a Varazze. Da quanto si apprende, lui la accompagnava in qualità di guida. Sarebbero stati legati, in cordata.

Anche la Colocci era una grande appassionata di montagna. E conosceva le cime della Granda, da Rocca La Meja al Monte Matto. Tante le foto presenti sul suo profilo Facebook, tra cime, neve, imbraghi e corde. 

Erano insieme in Valle Po, pronti ad affrontare la parete Nord del Monviso. Difficile, la più difficile. Per loro, purtoppo, mortale. 

L’allarme per il mancato rientro è stato lanciato nella tarda serata di martedì 10 giugno, intorno alle 22, dai familiari che non avevano più avuto notizie dei loro cari dal giorno precedente. I due alpinisti erano partiti lunedì 9 giugno con l’intenzione di pernottare al bivacco Villata, da cui salire in nottata lungo il Canale Coolidge, itinerario noto ma tecnicamente impegnativo, che percorre la parete nord della montagna.

Dopo l’allarme, la Centrale Operativa del Soccorso Alpino ha subito attivato le prime verifiche: sono stati contattati via radio i gestori del rifugio Quintino Sella e del bivacco Boarelli, senza riscontri positivi. Nel frattempo, una squadra a terra ha individuato l’autovettura dei dispersi parcheggiata al Pian del Re, confermando che non erano rientrati.

Alle prime luci dell’alba di mercoledì 11 giugno, grazie alla collaborazione con il Servizio Regionale di Elisoccorso in Azienda Zero Piemonte, un elicottero ha trasportato in quota i tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese, sbarcandoli presso il bivacco Andreotti per ispezionare le possibili vie di discesa, e in vetta al Monviso per controllare eventuali tracce di passaggio, compreso il libro di vetta.

Durante il sorvolo del canale Coolidge, l’equipaggio ha purtroppo individuato i due corpi lungo il pendio ghiacciato: i due alpinisti sarebbero precipitati durante la salita, probabilmente a causa di una caduta rovinosa su un tratto esposto.

Tre tecnici del Soccorso Alpino sono stati calati al verricello sul luogo dell’incidente, confermando che le vittime si trovavano in condizioni incompatibili con la vita. Su disposizione della Procura e con il supporto del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza, è stato avviato il recupero delle salme, effettuato con un secondo intervento aereo dell’elicottero dei Vigili del Fuoco.

Ancora una volta, il Monviso – montagna tanto affascinante quanto esigente – si conferma teatro di incidenti gravi. Le salite sulla parete nord, in particolare, richiedono esperienza, condizioni meteo perfette e la consapevolezza di affrontare un ambiente d’alta quota che difficilmente perdona.