Attualità - 14 giugno 2025, 16:44

Coldiretti Piemonte contro il cibo spazzatura nelle scuole: presentato a Udine il manifesto per l’educazione alimentare

La riflessione: “Serve una scelta consapevole per difendere la salute dei bambini e la qualità del nostro cibo”

Coldiretti Piemonte contro il cibo spazzatura nelle scuole: presentato a Udine il manifesto per l’educazione alimentare

Il 40% degli alunni italiani consuma abitualmente snack dolci e salati, o bevande energetiche durante l’intervallo scolastico. Un dato preoccupante, che Coldiretti ha deciso di affrontare con decisione lanciando dal Villaggio Coldiretti di Udine il Manifesto per l’Educazione Alimentare nelle Scuole, presentato durante l’evento “Cibo naturale: un patrimonio da difendere”.

Tra le richieste principali, lo stop ai distributori automatici pieni di cibi spazzatura, più cibo a km zero nelle mense scolastiche, una strategia nazionale contro l’obesità infantile, un patto con le famiglie e un programma di educazione alimentare strutturato, a partire dalle scuole.

Alla presentazione ha partecipato anche Cristina Brizzolari, presidente di Coldiretti Piemonte, che ha sottolineato l’urgenza di un cambiamento culturale e alimentare. “Il cibo ultra-formulato sta minacciando il futuro dei nostri giovani e la qualità del cibo è la chiave: su quello cattivo si gioca una partita fatale per il nostro paese. È tempo di scegliere consapevolmente per proteggere la salute e il domani delle nuove generazioni”, ha dichiarato insieme a Bruno Rivarossa, delegato confederale.

Secondo l’analisi della Fondazione Aletheia, molti dei cibi serviti nelle mense scolastiche, specie quelli gestiti da grandi appalti, sono ancora ultra-processati, contenendo additivi, conservanti, coloranti, emulsionanti e ingredienti artificiali. Una tendenza giustificata spesso con ragioni di costo e conservazione, ma che contrasta con i Criteri Ambientali Minimi richiesti dalla legge.

“Il Piemonte – spiegano Brizzolari e Rivarossa – con le sue 14 Dop e 9 Igp, i 19 vini Docg e i 41 Doc, è tra le prime regioni italiane per prodotti a denominazione d’origine. A questo si aggiungono 344 prodotti agroalimentari tradizionali, 600 prodotti tipici di montagna e una rete di filiere d’eccellenza che vanno dal cerealicolo al risicolo, dallo zootecnico all’ortofrutticolo, dal vitivinicolo al corilicolo fino all’apistico e lattiero-caseario.

Una ricchezza da valorizzare già nelle scuole, dove le merendine confezionate, le caramelle e le bibite zuccherate sono ancora troppo presenti. “Sono ancora pochi i bambini che optano per frutta, verdura o una merenda sana come il tradizionale panino con burro e zucchero o marmellata”, aggiungono da Coldiretti.

Contro questo scenario, l’associazione agricola è impegnata da anni in progetti di educazione alimentare per promuovere la Dieta Mediterranea e sensibilizzare le nuove generazioni, “perché il cibo è cultura, salute e identità”.

comunicato stampa