Negli ultimi mesi, l’amministrazione comunale di Verzuolo ha lavorato intensamente per garantire la continuità del servizio scuolabus, che rischiava di essere sospeso a causa dei costi troppo elevati. Per scongiurare questa eventualità e tutelare le famiglie del territorio, è stato progettato un nuovo percorso, frutto di un lavoro attento e partecipato.
“Il primo passo – spiega Simona Olivero, assessora all’istruzione - è stato quello di inviare una comunicazione a tutte le famiglie che già usufruivano del servizio scuolabus, ma anche a quelle con bambini che avrebbero cominciato la scuola primaria o secondaria di primo grado. L’obiettivo era raccogliere una preiscrizione, utile per capire quanti alunni sarebbero stati coinvolti e, soprattutto, dove abitavano. Queste informazioni sono state fondamentali per disegnare un nuovo tracciato compatibile con la distribuzione territoriale degli utenti, evitando al contempo le criticità emerse nei percorsi precedenti”.
Il sindaco Giampiero Pettiti, (prima del suo ricovero in ospedale ndr) insieme alla ditta appaltatrice dello scuolabus, la Sav, aveva seguito personalmente la riprogettazione del percorso con i tecnici del comune, cercando di renderlo il più funzionale e sicuro possibile. Sono state introdotte fermate segnalate, evitando orari che si intersecano con quelli ferroviari (visto il nuovo passaggio del treno) e ridisegnato l’intero tragitto per eliminare le lunghe deviazioni che richiedevano l’impiego di due mezzi.
“Le famiglie erano abituate a questo servizio quasi ‘sotto casa’ - ha spiegato l’assessora Olivero – ma quel modello era diventato insostenibile: due pulmini, percorsi lunghi, partenze mattutine troppo anticipate e costi elevatissimi. Per ottimizzare sicurezza, efficienza e spesa pubblica, abbiamo ripensato il tutto”.
Il nuovo servizio prevede un unico pulmino di dimensioni maggiori, che effettuerà fermate strategiche lungo un percorso ottimizzato, portando gli alunni alla primaria di piazza Willy Burgo e alle medie di via Europa e riportandoli a casa alla fine delle lezioni.
Prima di approvare il nuovo piano in delibera, l’amministrazione ha incontrato i genitori interessati lo scorso martedì 10 giugno. Durante l'incontro, al quale hanno partecipato solo una decina di famiglie di famiglie su cinquanta che avrebbero dovuto essere interessate è stato distribuito un opuscolo illustrativo contenente il nuovo percorso e le informazioni utili per il prossimo anno scolastico e i costi del trasporto per ciascun utente.
Il costo previsto per il prossimo anno scolastico è stato stimato in 45mila euro (contro i 69mila euro dell’anno appena concluso nel quale il Comune ha speso 58mila euro), mentre per 2025/26 a carico dell’amministrazione di Verzuolo saranno a carico 31mila euro e delle famiglie 14mila euro.
Le tariffe per l’anno scolastico 2025/26 variano da 320 euro ad utente per le famiglie con Isee superiore a 8mila euro, a 224euro con Isee inferiore e 8mila euro a 160, euro con Isee inferiore e 4500 euro. Sono applicate ulteriori agevolazioni per famiglie con più figli iscritti al servizio. È prevista la possibilità di discesa autonoma per gli alunni, tramite rilascio di apposito tesserino autorizzativo.
L’Amministrazione comunale consiglia anche un’organizzazione condivisa tra i genitori per il recupero dei bambini alle fermate.
Le critiche di alcuni genitori
Nonostante l’impegno per migliorare il servizio, non sono mancate le critiche. Un genitore ha scritto alla nostra redazione per esprimere il proprio disappunto suo e di alcune altre famiglie: “Voglio portare all’attenzione una scelta dell’Amministrazione Comunale circa il servizio Scuolabus per l’anno scolastico 2025/2026. Senza interpellare le famiglie che hanno sempre usufruito del servizio, si è deciso un percorso meno esteso, che esclude completamente i bambini residenti nelle frazioni. Capisco la necessità di tagliare i costi, ma qui si è andati troppo oltre, lasciando fuori chi non vive in centro e creando un servizio ‘a due velocità’”.
Il genitore conclude evidenziando che molte di queste famiglie, pur pagando le stesse tasse comunali, si ritrovano escluse da un servizio essenziale, mentre chi abita vicino alle scuole potrebbe permettersi il lusso di raggiungerle a piedi.
L’Amministrazione comunale si è detta consapevole che ogni decisione può scontentare qualcuno, ma ha ribadito che “L’alternativa era la sospensione del servizio stesso, a causa degli alti costi e delle difficoltà logistiche. Il nuovo percorso rappresenta, - secondo il Comune - un compromesso necessario per continuare il servizio, ottimizzando le spese.