È mancato ieri, giovedì 19 giugno, all’ospedale di Savigliano Agostino Zerbini, da tutti conosciuto come 'Tino'. Aveva 90 anni. Figura amatissima non solo a Savigliano ma in tutto il Piemonte, Tino era conosciuto come chansonnier, musicista, attore teatrale e personaggio televisivo delle emittenti locali con un breve trascorso anche in Rai.
Nato a Savigliano nel 1935 era cresciuto in una famiglia attiva nel commercio: i genitori gestivano un noto negozio di radio ed elettrodomestici in piazza del Popolo.
Nel dopoguerra la famiglia si trasferì a Torino, dove lui e il fratello gemello Giacomo entrarono nel vivaio della Juventus Primavera: Tino, attaccante, fu capocannoniere negli anni ’50, mentre Giacomo giocava da portiere.
Un infortunio al ginocchio lo costrinse ad abbandonare il calcio, ma la passione per la Juventus non lo lasciò mai: era famoso a savigliano per il suo saluto 'Forza Juve!' rivolto ai compaesani bianconeri.
“Oltre alla musica – racconta il figlio Luca – la sua passione per il pallone era talmente forte che negli anni ’90 aveva comprato due reti da calcio. Le smontava e rimontava ogni volta al campetto vicino alla scuola Schiaparelli, dove giocava con me e con i miei amici con l’entusiasmo di un ragazzino. Era amico di tutti e si divertiva un mondo come se fosse uno di noi”.
Tino era anche un uomo capace di portare il sorriso nei momenti difficili. “Ricordo – prosegue Luca – che a 8 anni fui ricoverato in pediatria a Savigliano per una brutta malattia, e lui, nonostante la preoccupazione, entrava in corsia con il sorriso. Faceva ridere tutti i bambini: era una sorta di antesignano della ‘clownterapia’, senza saperlo".
Diplomato in chitarra classica, era in realtà un vero polistrumentista: suonava il basso, il sax, la tastiera e la fisarmonica. Amava lo swing e la musica popolare piemontese, quella condivisa per decenni con Gipo Farassino, di cui fu il primo chitarrista. Nel 2018, ad 84 anni, aveva portato in scena lo spettacolo “Mi e Gipo”, dedicato a Farassino scomparso cinque anni prima ricordando, tra storie e canzoni, il loro mezzo secolo di amicizia.
Da giovane aveva esordito nella compagnia teatrale di Erminio Macario. Era inoltre stato capocomico del ‘Teatro della tradizione piemontese’ al Teatro Erba di Torino. Rappresentò la provincia di Cuneo anche all’estero, partecipando a New York a un evento culturale dedicato a Cesare Pavese e Beppe Fenoglio.
In televisione, prima di approdare alle emittenti private, prese parte ad alcune trasmissioni Rai sotto la regia di Maurizio Corgnati. Lavorò poi con Telecupole, dove ideò il personaggio per bambini ‘Scapino’ e condusse programmi di successo come ‘Premiato caffè’.
A Savigliano aveva aperto il negozio 'La butega d'la musica' e insegnava chitarra all’istituto Baravalle di Fossano, lasciando un’eredità culturale e umana profonda a generazioni di allievi.
Chi lo ha conosciuto lo ricorda con affetto per la simpatia contagiosa, l’animo sempre giovane, la passione viscerale per la musica e l’amore incondizionato per la Juventus.
Lascia i figli Davide e Luca con Romina, la nipote Isabella, il fratello Giacomo, Mirella e i parenti tutti. La cerimonia funebre si terrà sabato 21 giugno alle 10 nel tempio crematorio di Bra, con partenza alle 9,30 dall’ospedale di Savigliano.