Dopo l'annuncio della cancellazione della rievocazione storica, evento nato dallo sdoppiamento del Palio degli Asini e diventato negli anni uno dei momenti più significativi del calendario culturale albese, la IV Commissione consiliare del Comune di Alba ha ospitato un acceso confronto tra l'assessore alla Cultura Caterina Pasini e il consigliere di opposizione Emanuele Bolla, ex assessore con delega alla manifestazione.
Il punto focale della discussione è stata la decisione dell'Amministrazione di non finanziare l'allestimento dell'arena in piazza Duomo, dove storicamente si svolgeva la rievocazione. Bolla ha chiesto con forza di garantire il sostegno economico necessario a salvare un evento che, secondo lui, è diventato centrale per l'identità cittadina. "I soldi per finanziare l'evento ci sono e si possono utilizzare per realizzare la rievocazione, con un'arena di prestigio in piazza del Duomo", ha affermato, ricordando che l'impegno degli anni passati aveva portato i borghi addirittura sulla televisione nazionale.
Le sue parole si sono fatte più dure quando ha commentato una frase dell'assessore Pasini, secondo cui finanziare l'evento sarebbe uno spreco: "Sentire dire che finanziare questo evento sarebbe uno spreco è un'affermazione inaccettabile, che mortifica il lavoro di anni. Chi fa questo tipo di affermazione è lontano anni luce dalla realtà del folclore e della tradizione di Alba".
L'assessore Pasini, dal canto suo, non avrebbe negato l'esistenza di risorse disponibili, ma avrebbe sottolineato la necessità di fare scelte coerenti con la visione complessiva dell'Amministrazione. Una visione che, secondo Bolla, "ha deciso di porre fine a questa esperienza in piazza Duomo, senza un motivo reale". Il consigliere ha ribadito che "i soldi non mancano, ma manca la volontà politica di sostenere la rievocazione dove ha sempre avuto luogo".
Il giorno successivo, Bolla è tornato sull'argomento e ha respinto anche l'idea che i borghi siano un gruppo capriccioso e incapace di mediazione: "I borghi hanno fatto tanti sacrifici, si sono sempre adattati. Dire che non vogliono scendere a compromessi è falso. Con loro bisogna confrontarsi, dedicare tempo, tempo che forse l'assessore non ha o non vuole dedicare". E ha concluso con un appello: "Ad Alba serve un assessore che si occupi a tempo pieno di turismo, borghi e cultura della tradizione. Questa mancanza inizia a farsi sentire".