Curiosità - 08 luglio 2025, 10:58

Torna anche quest'anno lo spettacolo della bouganville

In estate si vedono le loro chiome colorate, tutto quello che c'è da sapere su questa pianta importata dal Brasile

Qual è il fiore simbolo dell’estate? La risposta, per moltissimi, è bouganville, detto alla francese; bugainvillea secondo il dizionario italiano. 
È presente in ogni lido di vacanza e i suoi colori saturi risaltano sugli intonaci, lasciando impresso nei nostri ricordi un segno indelebile. 
Originaria del Sud America, è perfetta per le località di mare, perché tollera il caldo estremo, il vento, la salsedine e anche la siccità. È così che è diventata simbolo della globalizzazione giardiniera e le sue pennellate rosse occhieggiano dai vicoli della Liguria a quelli delle isole greche, dalle Hawaii a Singapore. E negli ultimi anni, complici gli inverni miti e le isole di calore dei centri urbani, la bouganville inizia persino a fare capolino anche dai balconi delle città. 
Il segreto delle sue lunghissime fioriture risiede in un “trucco” di natura: quelli che crediamo siano dei petali sono in realtà delle foglie colorate (o brattee) che servono alla pianta per farsi notare da lontano, attirando le farfalle vicino ai fiori, i quali sono minuscole trombette bianche della durata di uno-tre giorni. 
La bouganville ha un'origine rampicante, pertanto è simile ai vitigni che si ramificano lungo i muri e tralicci. 
Il nome deriva dall'esploratore francese Louis Antoine de Bougainville che portò le radici di questa pianta in Francia, prese dai suoi viaggi in Brasile. Appartiene alla famiglia delle Nyctaginaceae e vanta una varietà sorprendente con fino a 300 specie diverse.
La Bouganville è simbolo di accoglienza e passione. Oltre al suo significato estetico, questa pianta porta con sé auspici di protezione, fortuna e prosperità. Secondo credenze antiche, piantare la Bouganvillea fuori dalla propria abitazione potrebbe allontanare le energie negative e attirare la buona sorte.
Insomma, un universo di colori e storia tutto da ammirare.

 

Silvia Gullino