Il 12 luglio 1944 resta impresso nella storia di Rossana e dei suoi abitanti.
Anche le nuove generazioni, attraverso i ricordi tramandati in famiglia, non dimenticano che in quel giorno il paese fu devastato dalla furia nazifascista, intenzionata a distruggere tutto ciò che potesse offrire sostegno ai partigiani.
Quest’anno la commemorazione vede numerosi eventi articolati su più giorni.
Dopo il concerto di Paola Bivona, sabato 5 luglio, che ha aperto il calendario di eventi, domani, giovedì 10 luglio, ci sarà la proiezione del film “I è i tedesc”.
Sabato 12 luglio, giornata in cui ricorre l’anniversario, dopo la messa delle 18 si terrà l’orazione ufficiale presso la lapide in via XII Luglio. Seguirà la cena condivisa in base al simpatico slogan: “Ai tavoli ci pensiamo noi, al cibo ci pensi tu”.
Sarà allestito un grande tavolo all’aperto per ricordare in modo conviviale il valore della libertà tra cibo, chiacchiere e sorrisi
Per iscrizioni e informazioni: Mara, tel. 333-4514912.
Domenica 13 luglio sarà “Un giorno di festa e di pace in borgata” con il ritrovo alle 8,30 in piazza Gazzelli e camminata sui sentieri della libertà fino a Borgata Grossa di Lemma.
A mezzogiorno il pranzo con il picnic collettivo nel parco della Resistenza del Codirosso. Alle 14, presentazione del progetto didattico per bambini “W la libertà. Storia di due ribelli” a cura di Gaia Viglione.
A seguire il concerto delle “Madamè” che suoneranno musica popolare-tradizionale.
Dopo i saluti finali alle 18,30 partenza dei bus navetta per il ritorno da Lemma a Rossana.
Gli eventi sono organizzati da Comune e Proloco di Rossana
La storia
Nelle zone della Valle Varaita si formarono spontaneamente, a partire dal settembre 1943, diversi nuclei partigiani che, con lo sviluppo delle vicende belliche, divennero formazioni regolari garibaldine dipendenti dalla 181ª Brigata “Mario Morbiducci” (bassa e media valle).
Negli stessi territori si andò a costituire, a partire dalla primavera inoltrata del 1944, anche la Brigata GL (Giustizia e Libertà) "Rolando Besana", guidata nel primo periodo nella media e alta valle da Giorgio Bocca (che divenne poi il noto giornalista e scrittore).
Già nel marzo del 1944 la valle subì durissimi rastrellamenti ad opera di reparti tedeschi e della RSI (Repubblica sociale di Salò), lasciando poi spazio, nei mesi a seguire, a sporadiche scaramucce.
In questo contesto si arrivò dunque agli eventi dell'estate del 1944 quando, prima l’abitato di Rossana (12 luglio 1944) e poi quello di Venasca (11 agosto 1944), furono dati alle fiamme da truppe tedesche.
Tali azioni di dura repressione si ritiene avessero lo scopo di creare un clima di terrore capace di dissuadere la popolazione civile dal fornire appoggio alle formazioni partigiane operanti in valle.