Al Direttore - 11 luglio 2025, 12:09

Migranti a Saluzzo, l'onorevole Comino: "Evitare che l'indignazione diventi rabbia"

Riceviamo e pubblichiamo

Riceviamo e pubblichiamo


Le scrivo in qualità di responsabile del Partito Popolare del Nord per il Piemonte e in seguito all'indignazione manifestatami da diversi cittadini saluzzesi in merito al cosiddetto "modello Saluzzo". 

Da quanto emerso dagli organi di informazione, parrebbe che l'occupazione abusiva dei giardini pubblici da parte di un consistente gruppo di migranti stagionali — la cui "regolarità" è tutta da dimostrare - sia semplicemente una "emergenza umanitaria". 

Le note enfatiche con cui il Presidente regionale Cirio ha dichiarato di aver stanziato 1, 7 milioni di euro a favore del "modello Saluzzo" non sono affatto condivisibili. Infatti, a soldi stanziati, i giardini continuano ad essere occupati; non solo, l'occupazione abusiva ha trasformato tale area di verde pubblico in una sorta di bivacco con latrine a cielo aperto, creando problemi di ordine pubblico e sottraendola al legittimo uso della cittadinanza saluzzese. 

Leggo che i gruppi di minoranza avrebbero proposto una interrogazione al Sindaco per cercare di risolvere la situazione: è un modo elegante per alimentare la "chiacchiera" senza che a questa segua l'azione. 

Non si può parlare di "emergenza" visto che il fenomeno è cronico e si ripete ormai da una decina di anni; chi si appella al "dovere di accoglienza", dia il buon esempio: offra a costoro la disponibilità, nella propria abitazione, di un letto e di condizioni igieniche decenti. 

Non solo: il fenomeno dei migranti stagionali non interessa solo Saluzzo ma anche i comuni limitrofi a vocazione frutticola i quali, si guardano bene dall'assumersi le loro responsabilità in fatto di gestione dell'accoglienza. Saluzzo non può essere lasciata sola. 

Inoltre, anche le aziende agricolo-frutticole debbono essere chiamate in causa: comunichino regolarmente i loro fabbisogni di mano d'opera e predispongano locali idonei per l'accoglienza da utilizzare anche e soprattutto nei periodi di "non-raccolta" tra mirtilli, pesche e kiwi. 
Infine, il Prefetto — quale rappresentante del Governo in Provincia di Cuneo — ed il Sindaco di Saluzzo — in qualità di autorità locale di pubblica sicurezza — si impegnino ad una azione coordinata tesa a risolvere, da sùbito, il problema ed a prevenirlo per gli anni a venire: hanno il potere di farlo, lo facciano! 
Ad evitare che l'indignazione, si trasformi in frustrazione e rabbia incontrollata dagli esiti imprevedibili. 
Viva cordialità,

On. Dott. Domenico Comino.