Tra sabato 12 e domenica 13 luglio, quarantuno bovini sono morti ad Oncino, in valle Po, in un’area di pascolo situata nei pressi della “panchina gigante”. Gli animali facevano parte di una mandria regolarmente autorizzata al pascolo in quota.
I primi decessi si sono verificati intorno a mezzogiorno di sabato, proseguendo anche nel corso della giornata di domenica. Rimane alta la preoccupazione per gli esemplari ancora in vita, che potrebbero manifestare gli stessi sintomi nelle prossime ore.
Nel frattempo, tra i residenti si fa largo l’ipotesi di un possibile avvelenamento, ma al momento non ci sono conferme ufficiali da parte delle autorità veterinarie. Solo domani si dovrebbe avere una risposta più precisa su quanto accaduto. Lo stesso sindaco Alfredo Fantone evidenzia come sia prematura qualunque dichiarazione da parte sua, almeno finoa domani, quando si dovrebbe avere una risposta su quanto accaduto.
E se fosse ancora una volta il sorgo ad aver provocato la morte di tutti quei capi? Non sarebbe la prima volta, nella nostra provincia.
Come non ricordare i 50 bovini morti in pochissimo tempo il 6 agosto del 2022 in un allevamento a Sommariva del Bosco. Morti dopo aver mangiato il sorgo. Con i sintomi tipici dell’intossicazione cianidrica: difficoltà respiratorie, tremori, ipersalivazione, collasso.
Che sia successa la stessa cosa ai bovini di Oncino? Oppure la responsabile è qualche altra pianta velenosa? La risposta dovrebbe arrivare domani. In paese circolano anche altre ipotesi, ma per ora l'unica certezza è la morte di 41 bovini.
Dalla giornata di sabato, lungo le vie del paese si susseguono i mezzi agricoli impegnati nel trasporto delle carcasse a valle.
I corpi degli animali vengono temporaneamente collocati nei pressi della strada provinciale, dove verranno prelevati per lo smaltimento nella giornata di domani lunedì 14 luglio.