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Politica | 02 agosto 2025, 11:00

Bra, continua la polemica sull'aumento tariffe delle mense. Fratelli d'Italia: "Bocciata la proposta di una Commissione ad hoc, così l’Amministrazione dice “No” trasparenza e collaborazione"

Dopo i chiarimenti e le precisazioni del sindaco Fogliato, ora è il gruppo consiliare a tornare sulla questione

Immagine di repertorio del Consiglio comunale di Bra

Immagine di repertorio del Consiglio comunale di Bra

Continua a far discutere l'aumento tariffe della mensa scolastica e morosità che vede protrarsi il botta e risposta tra maggioranza e opposizione anche fuori dall'aula consiliare.

Dopo i chiarimenti e le precisazioni del sindaco Fogliato, ora è il gruppo consiliare di Fratelli d'Italia a tornare sulla questione con una nota, che riceviamo e pubblichiamo.

In qualsivoglia situazione umana, che si tratti di questioni personali, amministrative, politiche, sociali e chi più ne ha più ne metta, riteniamo che una delle situazioni più spiacevoli sia quella di essere fraintesi o, addirittura, accusati di prese di posizione mai nemmeno lontanamente pensate o di dichiarazioni mai espresse. Questa è la sensazione che abbiamo avuto durante la seduta consiliare del 29 luglio scorso, quando sul tavolo di discussione è stata messa sul tavolo di discussione la proposta avanzata dalla minoranza sulla Costituzione di una Commissione speciale di controllo e garanzia relativa all’aumento delle rette della mensa scolastica e alle morosità pregresse, ai sensi dell’Articolo 43 dello Statuto comunale. Sensazione ulteriormente rafforzata dai commenti poi pubblicati sui social da alcuni elementi della Sinistra braidese, che non solo si sono dimostrati incapaci di leggere con obiettività il testo di una proposta legittima, ma con arroganza si sono presi il diritto di metterci in bocca parole e considerazioni che altro non sono che frutto di fantasia o di malafede.

Il testo in questione, infatti, proponeva semplicemente di dare vita a uno strumento di approfondimento super partes su dieci punti elencati nero su bianco: la corrispondenza tra le dichiarazioni pubbliche del Sindaco e le decisioni assunte in merito all’aumento delle tariffe della mensa scolastica; l’analisi delle cause e la gestione delle morosità che si sono accumulate nel tempo; l’impatto della nuova modalità di pagamento (tramite piattaforma Rid per l’anno scolastico 2025/26) sul contenimento delle morosità, favorendo puntualità e automatismo nei versamenti; l’individuazione delle cause che hanno portato all’accumulo delle morosità al fine di proporre strategie utili a prevenirne l’aggravarsi; l’analisi dell’incidenza delle morosità sull’aumento delle tariffe; la ricerca di eventuali criticità nei sistemi di riscossione e nei meccanismi di sostegno alle famiglie in difficoltà; la verifica dell’efficacia delle agevolazioni attualmente previste, in particolare quelle rivolte alle famiglie segnalate dalle assistenti sociali; l’esame che il sistema basato sull’Isee non penalizzi il ceto medio, in particolare i nuclei familiari con entrambi i genitori lavoratori dipendenti, soprattutto in un contesto di inflazione crescente; la verifica che gli aumenti non gravino sull’utenza tutelata (43% ad oggi) e che il divario tra l’ammontare totale del servizio (1.412.000 euro) e gli incassi previsti (867.000 euro) sia distribuito in maniera equa tra le varie categorie di utenti. A coronamento di tutto questo, la Commissione potrebbe avere il quadro completo della reale situazione e, di conseguenza, avanzare proposte correttive o migliorative da presentare alla Giunta e al Consiglio comunale. Né uno strumento da Santa Inquisizione, quindi, né un’arma contro qualcosa o qualcuno, ma semplicemente uno strumento di approfondimento super partes, perché costituito da un rappresentante per ogni gruppo consiliare; gratuito, in quanto non prevede nessun gettone di presenza; a tempo, poiché entro novanta giorni dalla sua costituzione dovrà dare risposte e, soprattutto, fare proposte, prima di essere sciolto.

E di fronte a questi punti l’Amministrazione comunale che fa, tramite gli interventi in discussione e sui social? Sostiene che gli argomenti sono già stati affrontati in Commissione Servizi alla Persona (svoltasi a porte chiuse!) e ci taccia di ingratitudine “nei confronti di un servizio di cui come città andiamo fieri, essendo fra i pochissimi comuni che hanno scelto la gestione diretta invece che l’appalto ai catering quasi industriali” che forniscono i pasti ai bambini di molte altre città. E, soprattutto, mai abbiamo parlato di “carenza di qualità” e tanto meno abbiamo rivolto critiche al personale che qui lavora. Argomenti che mai ci siamo permessi di trattare, perché alla mensa braidese e a tutti i suoi operatori non possono che andare i nostri complimenti per la qualità del cibo e l’efficienza nello svolgere il proprio lavoro. 

La realtà, come ben ha ricordato il consigliere di minoranza Davide Tripodi, esponente della lista civica “Bra Domani”, è che il Comune di Bra, «che gode di una propria autonomia finanziaria», è guidato da una Amministrazione che, «in campagna elettorale, solo un anno fa, aveva promesso nel proprio programma che le tariffe della mensa non sarebbero state toccate. Un impegno politico che è stato disatteso, che non è stato rispettato». Promesse disattese dal Sindaco a soli pochi mesi dal suo insediamento, morosità esplosive, negazione di risposte chiare e precise, rifiuto a lavorare tutti insieme per trovare soluzioni valide. Ora, ci chiediamo: una maggioranza che argomenta su cose mai dette e si oppone a una richiesta di trasparenza, quale messaggio trasmette ai cittadini? Che cosa deve nascondere?

Signor Sindaco – e voi amministratori tutti – trovate il coraggio della trasparenza e della chiarezza, metteteci la faccia, perché di fronte a una problematica così importante, che tocca molte famiglie braidesi, vi corre l’obbligo di dare, più che a noi a tutti i cittadini che verranno toccati da questa mancata promessa elettorale, risposte chiare e dettagliate.

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