Una toccante cerimonia quella che nel pomeriggio di oggi ha visto familiari, collaboratori, autorità e comuni cittadini dare l’ultimo saluto ad Alessandra Balocco, presidente e amministratrice delegata del gruppo dolciario, spentasi nel pomeriggio di lunedì 4 agosto per l’aggravarsi del male che da tempo la affliggeva.
Una celebrazione religiosa tenuta in forma riservata, nel rispetto dello stile della 61enne presidente e amministratrice delegata, che il vescovo di Cuneo e Fossano monsignor Piero Delbosco ha officiato a partire dalle 16 in un duomo comunque gremito e in una Fossano attonita, rispettosa della giornata di lutto cittadino proclamato dall'Amministrazione.
In prima fila dietro al feretro i più stretti congiunti della donna, col marito Ruggero Costamagna e il figlio Marco. Al loro fianco, in una dolorosa inversione di ruoli rispetto a quanto andato in scena nella stessa cattedrale meno di tre anni fa, allora per le esequie di Alberto Balocco, fratello di Alessandra, la moglie di lui Susy accompagnata dalla figlia Diletta e dai figli Matteo e Gabriele. Ma anche una folta rappresentanza di autorità a partire da quelle cittadine, col sindaco Dario Tallone, il senatore Giorgio Maria Bergesio e il presidente di Confindustria Cuneo Mariano Costamagna alla testa di una nutrita rappresentanza del mondo politico ed economico provinciale.
Lungo via Roma, attraversata dal corteo funebre partito da Palazzo Daviso e all’interno della grande chiesa, tanti amici e collaboratori dell’azienda dolciaria fondata nel 1927 da Francesco Antonio Balocco e diventata col tempo un marchio conosciuto in tutto il Paese.
Gli stessi dirigenti, impiegati e operai che ieri pomeriggio, nelle ore di apertura della camera ardente, erano sfilati davanti al feretro della manager per manifestare il proprio affetto alla famiglia in omaggio a una donna che in questi giorni è stata più riprese ricordata come una persona "buona, perbene, che insieme al papà Aldo e al fratello Alberto ha contribuito a lasciare il mondo migliore di come lo ha trovato".
Argomenti fatti propri dal vescovo Delbosco, che ha voluto accostare la vicenda umana di Alessandra Balocco a quella biblica di Giobbe, uomo giusto, messo alla prova da Dio attraverso sofferenze e perdite, ma che nonostante queste mantiene fede e integrità diventando esempio di perseveranza. "A volte Dio ci mette alla prova con ostacoli duri, ma è il Dio della vita e noi dobbiamo mantenere la fede perché vi sarà la resurrezione e inizierà un nuovo capitolo: quello della vita eterna, che dovremmo un giorno intraprendere tutti”.
Rotte dalla commozione le parole del sindaco Tallone. "Lasci un vuoto incolmabile nella tua amata Fossano, città che hai servito con passione e dedizione, dimostrando coraggio e forza d'animo ammirevoli. Dopo la scomparsa di papà Aldo e di tuo fratello Alberto hai preso le redini di un'eredità importante, guidando con tenacia il gruppo e portando avanti l'impegno di una famiglia che ha dato e darà ancora tantissimo al nostro territorio"
Il sindaco ha ancora ricordato la sua presenza "discreta e costante", "la tua gentilezza, il tuo sorriso, il tuo amore per i più fragili, la vicinanza al mondo del volontariato e delle associazioni", l'impegno a favore dello sport e il contributo "a preservare il patrimonio della città".
"Siamo certi – ha concluso – che l'eredità che lasci non andrà perduta. Marco e Ruggero, insieme ai tuoi amati nipoti con la loro mamma Susy, sapranno portare avanti con orgoglio e determinazione il lavoro di una vita, continuando a far realizzare i sogni alle famiglie che sono cresciute grazie all'impegno di un'azienda che non è solo un'impresa, ma una vera e propria famiglia allargata a tutti noi".