Garantire un letto, un pasto caldo, una doccia. Ma soprattutto la dignità. Anche nel mese più difficile, quando molti servizi rallentano o si fermano. Quest’anno ad Alba, il centro di prima accoglienza di via Pola resterà aperto per tutto agosto: una scelta concreta e simbolica che segna un cambio di passo rispetto al recente passato.
Nel 2023, la chiusura estiva della struttura aveva lasciato il territorio scoperto in uno dei momenti più delicati. Alcuni migranti stagionali erano stati costretti a dormire per strada, tra materassi di fortuna, in condizioni precarie. La tensione era sfociata in episodi di occupazione abusiva e vandalismi che avevano colpito anche la sede dell’associazione La Carovana, nella notte tra il 9 e 10 agosto. Un clima difficile, che aveva richiesto l’intervento delle forze dell’ordine per lo sgombero.
La chiusura dell'anno scorso ad agosto era avvenuta a causa dei lavori di ristrutturazione, che hanno permesso di aumentare la capienza del dormitorio da 18 a 24 posti.
Quest’anno, invece, la Caritas diocesana ha scelto di non fermarsi: “Non è stato facile, ma siamo riusciti a organizzarci: garantiremo il servizio del dormitorio e della mensa", spiegano dalla Caritas. “I posti disponibili sono 24. Siamo al completo e ci aspettiamo un aumento delle richieste a fine mese, con l’inizio della vendemmia”. A cena, in questi giorni, sono già una sessantina le persone accolte. Gli Uffici e l'Emporio solidale, intanto, resteranno chiusi dalla prossima settimana fino al 1° settembre, ma la rete di accoglienza non verrà interrotta.
A supporto del presidio serale, il Comune di Alba ha inoltre riattivato il servizio docce pubbliche in piazza Prunotto, accessibili dal lunedì al sabato, dalle 18 alle 20. Un aiuto concreto per chi non ha un alloggio, ma ha bisogno di un minimo di igiene e dignità.
“La Caritas, per sua natura, dà precedenza ai più fragili: chi non ha casa né lavoro. Ma il vero nodo è l’emergenza abitativa”, ribadiscono gli operatori. Un tema su cui si era già espresso anche monsignor Marco Brunetti, vescovo di Alba, chiedendo un impegno condiviso tra istituzioni e comunità.
Un passaggio su cui aveva insistito anche l’assessora alle Politiche sociali Donatella Croce, nel quadro di un lavoro che guarda oltre l’estate: “Proseguono i tavoli con i sindaci del territorio per affrontare in modo ampio e condiviso il tema del contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e promuovere l'accoglienza diffusa. In questa fase stiamo lavorando con le unioni di comuni e, dopo l’estate, ci confronteremo con tutti i sindaci che hanno risposto al nostro invito”.















