Meno di una settimana alla prima campanella del nuovo anno scolastico per quasi 75mila studenti cuneesi.
Più precisamente saranno 74.903 gli alunni di tutta la provincia a sedersi al banco mercoledì 10 settembre distribuiti in 3.988 classi totali.
Nel dettaglio per ogni ordine:
Infanzia: 9.170 alunni in 469 classi;
Primaria (Elementari): 23.518 alunni in 1.421 classi;
Secondaria I Grado (Medie): 16.168 alunni in 117 classi;
Secondaria di II Grado (Superiori): 26.047 alunni in 1.281 classi.
Sono questi i dati forniti dell'Ufficio Scolastico Provinciale sulla base delle iscrizioni raccolte direttamente dalle scuole all'inizio di quest'anno.
“Rispetto al 2024 i dati rivelano un calo che, però, rispecchia le tendenze nazionali e regionali – conferma Umberto Pelassa, che nel marzo scorso è stato nominato alla guida del Provveditorato - . Il maggior impatto lo si ravvisa sugli ordini inferiori con un calo di 257 alunni sull'Infanzia, 613 sulla Primaria, 104 sulla Secondaria di I Grado. Mentre, al contrario sulla Secondaria di II Grado si registra un incremento di 62 alunni”.
La variazione delle classi a sua volta riflette lo stesso andamento e segue pressoché quella dell'anno precedente.
Le suole superiori più scelte
In merito alle scelte dei percorsi delle superiori, il trend comune mostra un calo dei licei con -0,6 nuovi iscritti, contro un leggero incremento nei tecnici + 0,9 e – 0,3 nei professionali.
“A tal proposito, possiamo dire che trattandosi di dati al di sotto dell'unità, nel complesso c'è molta stabilità – chiarisce Pelassa -. Non siamo di fronte a un cambiamento significativo, anzi è una situazione comune ad altre province del Piemonte”.
Tra gli indirizzi preferiti emergono quelli tecnologici degli istituti tecnici. Il 24,4% di tutti gli studenti delle superiori frequenta o ha scelto un istituto tecnico a indirizzo informatico. A ruota, tra i professionali prevalgono l'enogastronomia e ospitalità alberghiera. Tra i licei il più scelto è lo scientifico con tutti i suoi indirizzi.
Insegnanti
Sulla base delle iscrizioni vengono formate le classi e viene assegnato l'organico, questo determina la consistenza del personale docente e Ata. La consistenza complessiva dei posti è pari a 6.742 docenti di posto comune e 2.566 docenti di sostegno.
“Si sta lavorando per arrivare con tutte le cattedre occupate per garantire l'avvio dell'anno scolastico con tutte le coperture, salvo avvicendamenti da gestire al bisogno.
Il grosso delle immissioni è già avvenuto. Ci sono le graduatorie da cui attingere per le immissioni in ruolo con minimi scorrimenti, si parla di unità, e accantonamenti residuali (10 o 12) che avverranno prima della fine dell'anno 2025. La gestione delle supplenze invece potrebbero richiedere delle procedure a chiamata più apprezzabili”.
In altre parole tutte le cattedre sono coperte e tutti gli alunni avranno l'insegnante di ciascuna materia, potendo così iniziare da subito il programma didattico. “Abbiamo lavorato per questo", precisa Pelassa.
Novità
Un aspetto introdotto dalla nuova normativa in materia per l'anno scolastico 2025/2026 e rilevante per l'organizzazione delle attività per l'Ufficio Scolastico Provinciale sono le conferme sul sostegno. Una misura che ha un impatto su famiglie e docenti e che ha comportato la possibilità, per chi in possesso dei requisiti necessari, di venir confermati per dare continuità sull'anno entrante.
Sono, così, stati continui gli adattamenti impiegati dall'ufficio che hanno portato nel Cuneese a 416 conferme sul sostegno, divise equamente tra gli ordini di scuola.
“La provincia di Cuneo interessa numeri importanti – aggiunge il provveditore -. Ringrazio, quindi, i colleghi che si sono spesi nell'adempimento normativo legato a conferme di sostegno e primo turno di supplenze nel rispetto delle scadenze serrate e delicate. Colgo inoltre l'occasione per fare un augurio di buon inizio ai quasi 75mila studenti. Il lavoro dell'ufficio è stato quello di farsi trovare pronti per garantire una partenza positiva e la speranza che gli studenti sappiano affrontare con ottimismo, curiosità e spirito critico per leggere e affrontare l'attività didattica che li aspetta. La scuola c'è per aiutarli ad affrontare il loro percorso scolastico nel migliore dei modi. Stiamo facendo in modo – conclude Pelassa - che il contesto scolastico metta nelle condizioni personale e alunni per fare il meglio possibile”.