Viabilità - 15 settembre 2025, 06:05

Cuneo, alcuni residenti di via Chiri ricorrono al TAR contro la chiusura del sovrappasso ferroviario

Contestata l’ordinanza del Comune di Cuneo: “Provvedimento illogico e sproporzionato, ignorata la proposta di limitazione al traffico per i soli residenti”

Finisce davanti al Tribunale Amministrativo Regionale del Piemonte la vicenda della chiusura al traffico veicolare del sovrappasso ferroviario di via Chiri, a Madonna dell’Olmo. Un gruppo di residenti ha infatti presentato ricorso contro l’ordinanza del 26 giugno scorso, con cui il Comune di Cuneo ha istituito il divieto permanente di transito per tutti i veicoli (eccetto pedoni e biciclette) sul tratto di strada in corrispondenza del cavalcavia.

Secondo l’amministrazione, il provvedimento si è reso necessario per ragioni di sicurezza, tutela degli “utenti deboli” della strada e riduzione dei costi manutentivi, richiamando anche principi di mobilità sostenibile.

I ricorrenti contestano però le motivazioni dell’ordinanza definendole “carenti, illogiche e contraddittorie”. Nel ricorso si evidenzia come il sovrappasso sia da sempre percorso da auto, mezzi agricoli e veicoli di servizio, rappresentando l’unico collegamento diretto tra Madonna dell’Olmo e Cerialdo. La chiusura obbligherebbe i residenti a deviazioni di oltre un chilometro e mezzo e creerebbe ostacoli anche per mezzi di soccorso, vigili del fuoco e manutenzione.

Non solo: i residenti ricordano di aver presentato già nell’ottobre 2024 una proposta alternativa, sostenuta anche dal Comitato di Quartiere, che prevedeva l’installazione, a spese loro, di una barriera automatica per consentire l’accesso ai soli residenti e ai servizi essenziali. Una soluzione che, sostengono, il Comune non avrebbe preso in considerazione.

Prima che il TAR si esprima sulla richiesta di sospensione cautelare dell’ordinanza e, nel merito, sull’annullamento del provvedimento comunale è prevista una mediazione tra le parti.

Sara Aschero