La Chiocciola degli Angeli, un punto di riferimento per la comunità cuneese, ha abbassato le serrande.
Il locale, che da bar-caffetteria ha esteso la propria attività agli aperitivi, gelateria e tabacchi, proponendo anche pranzi e cene da ristorante, rappresenta un crocevia tra Cuneo, il quartiere San Paolo e la frazione di San Rocco Castagnaretta. La sua vicinanza con il Santuario e la posizione strategica tra il viale degli Angeli e la via vecchia di Borgo, lo hanno reso un'istituzione per i cuneesi, una meta irrinunciabile per una bibita o un gelato nelle domeniche di bel tempo, ma anche in settimana, soprattutto ora che il viale è stato pedonalizzato.

Il fatto singolare di questa chiusura sta proprio nel paradosso: il problema non si è rivelata la domanda - i clienti affezionati infatti si chiedono che fine farà il loro amato locale -, ma la mancanza sia di personale che di una figura di riferimento a livello gestionale. Giuseppe Lucia non se la sente di addossare la colpa della crisi al personale, riferendo la difficoltà di gestire un locale dalle attività così variegate da solo.
Nonostante la chiusura temporanea del locale, la tabaccheria verrà riaperta. La tabaccheria resterà chiusa per ferie dal 4 settembre e riaprirà il 3 ottobre. Intanto ci si può rivolgere alla tabaccheria n. 59 in via Teresio Cavallo 7, Cuneo.

La storia della Chiocciola degli Angeli riflette una problematica più ampia che affligge il settore della ristorazione oggigiorno: la difficoltà di coordinare un'attività con orari così estesi, mirando a fare un po' di tutto. In un'epoca in cui l'equilibrio vita-lavoro è diventato prioritario per molti lavoratori, reperire e gestire personale per un locale che copra l'intera giornata diventa una sfida titanica.
La Chiocciola degli Angeli, con uno dei più bei dehors di Cuneo e una vista panoramica sul Parco Fluviale e sulla Bisalta impagabile, è ora in vendita. Lucia spera che "torni a essere quello che era, sotto la guida di una gestione adeguata e professionale". La volontà di riaprire c'è, bisogna attendere ora che si facciano avanti nuovi titolari, capaci di raccogliere questa eredità e di restituire alla comunità un pezzo della sua storia.














