Eventi - 23 settembre 2025, 12:52

"Forni Narranti" trasforma Venasca in un laboratorio di memoria e tradizione

Al via la prima edizione della rassegna che dal 20 settembre fino al 21 dicembre celebra la cultura del pane con conferenze, spettacoli e laboratori: tutti gli eventi a ingresso libero

Nella serata di sabato 20 settembre, prima giornata di appuntamenti del calendario di Forni Narranti, è stato presentato il programma completo della rassegna, una manifestazione culturale originale e alla sua prima edizione, nata su un substrato identitario per Venasca: quello della tradizione della panificazione. “Forni Narranti” nasce infatti non solo come festival culturale, ma come momento di riscoperta delle radici locali e di costruzione di nuovi ponti tra passato e presente e tra diversi luoghi, trasformando Venasca in un laboratorio di memoria viva e creatività condivisa. Fino al 21 dicembre, la rassegna porta in paese un ricco calendario di eventi, tutti a ingresso libero, dedicati alle storie del pane, inteso non solo come alimento ma come simbolo di cultura, condivisione e memoria collettiva. L’iniziativa è promossa dal Comune di Venasca con il sostegno delle Fondazioni CRC e CRT, in collaborazione con l’Agenzia di Sviluppo Locale di AFP, la Biblioteca Civica e la Pro loco, il patrocinio dell’Unione Montana Valle Varaita, del Consorzio BIM del Varaita e sotto l’egida di Terres Monviso.

«Forni narranti è un progetto culturale che la nostra amministrazione – ha detto il sindaco Silvano Dovetta nell’introduzione della serata – ha fortemente voluto e che ha ottenuto un importante riconoscimento da parte delle Fondazioni di origine bancaria del territorio regionale, a dimostrazione di come sia una iniziativa valida e ricca di significato. Venasca e il suo pane, ma anche i suoi panettieri, sono riconosciuti per l’eccellenza di questa tradizione: ci siamo resi conto che fare pane non è solo qualcosa che risponde a necessità alimentari o economiche, ma è un elemento culturale e identitario: per questo vogliamo far conoscere ancora meglio questa nostra peculiarità al di fuori del nostro paese. Venasca, pur essendo un piccolo comune, è ricca di iniziative e questo progetto ne è la dimostrazione: siamo convinti che questo percorso debba proseguire negli anni e in effetti siamo già al lavoro per dare continuità a questo evento, consolidandolo anche con altre collaborazioni. Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato per costruire questa importante proposta culturale, che ci accompagnerà per tre mesi e sono sicuro che saprà darci molte soddisfazioni».

Particolare attenzione viene dedicata alla dimensione antropologica, storica e sociale del pane nelle comunità alpine. Mercoledì 8 ottobre l’antropologo Annibale Salsa, già presidente nazionale del Club Alpino Italiano, tiene una conferenza sul ruolo del pane nelle Alpi, esplorando le tradizioni e i significati culturali di questo alimento nelle comunità montane. A fine novembre, sabato 29, Alberto Grandi, storico dell’alimentazione dell’Università di Parma e noto volto televisivo, guida il pubblico in un’analisi dei colori della fame e dell’abbondanza attraverso pane bianco, pane nero e polenta gialla. Un momento di particolare suggestione è quello offerto dalla scrittrice e giornalista Paola Gula venerdì 14 novembre con “Pane, vino e tante storie”, una serata dedicata ad abbinamenti insoliti e aneddoti dove gastronomia e narrazione si uniscono in un’esperienza sensoriale completa. Si parla anche di pane e reinserimento sociale nella serata di venerdì 12 dicembre con Davide Danni e Viviana Bruno della Panaté Società Benefit, che in "Panatè. Dal carcere escono cose buone” raccontano l’esperienza di reinserimento sociale dei detenuti delle carceri di Saluzzo e Cuneo impegnati in un progetto di apprendimento dell’arte della panificazione.

Non si trascura poi la dimensione esperienziale e comunitaria: domenica 26 ottobre è in programma una passeggiata alla scoperta dei vecchi forni delle borgate di Venasca, con ritrovo a Borgata Quaglia, accensione del forno di comunità, visita alla Cappella di Sant’Antonio e ritorno in tempo utile per sfornare il pane.

Il festival dedica spazio anche agli eventi per bambini: domenica 19 ottobre, in concomitanza con la tradizionale Mostra Mercato La Castagna, è prevista al mattino la camminata con animazioni sull’Anello di Pluf prevista dal programma di “Sentieri d’òc” mentre nel pomeriggio Cristina Levet propone una lettura animata con laboratorio artistico in biblioteca; la stessa Levet guida una passeggiata letteraria ispirata al pane e rivolta a bambini dai 5 ai 10 anni prevista per sabato 8 novembre.

Nel programma di Forni Narranti hanno grande rilievo anche spettacoli teatrali che trasformano la preparazione del pane in narrazione scenica. L’elemento dell’improvvisazione caratterizza la serata di giovedì 27 novembre, quando Teatrosequenza di Torino propone “Forni narranti... improvvisando”, una performance che trae spunti dal pubblico presente in sala per creare storie sui forni a legna e sulla panificazione, mescolando tradizione e creatività spontanea. Sabato 6 dicembre Francesca Camilla D’Amico e Sebastian Giovannucci della compagnia di Pescara Bradamante Teatro presentano “Mondo pane”, un racconto teatrale in musica che esplora la rivoluzione del grano attraverso rito, mito e resistenza.

Il gran finale è previsto nella serata di domenica 21 dicembre, a conclusione di una giornata in cui Venasca sarà anche teatro del Mercatino di Natale della Valle Varaita: Daniele Ronco di Mulino ad Arte APS presenta “Impasti di memoria”, uno spettacolo tra storie e memorie condivise di pane e di forni comunitari costruito attraverso la raccolta di racconti e testimonianze della comunità di Venasca legate alla tradizione del pane, poi trasformati in un racconto teatrale originale. L’iniziativa rappresenta un esempio virtuoso di come l’ascolto della comunità possa trasformarsi in arte, “impastando insieme memoria e futuro”.

Il festival si è aperto sabato 20 settembre, nel pieno della festa patronale di Venasca dedicata a Santa Lucia, con una doppia proposta: al mattino, la Biblioteca civica ha ospitato “Una storia tutta da impastare”, un laboratorio artistico per i più piccoli condotto da Cristina Levet, mentre in serata il Salone comunale ha accolto il reading musicale “La terra, la bellezza, l’amore: questo ha sapore di pane” con Luca Occelli e Franco Olivero, un connubio tra parola e musica che ha avviato in tono poetico la manifestazione.

Ingresso libero a tutti gli eventi. Il Festival è realizzato dal Comune di Venasca con il contributo di Fondazione CRC, Fondazione CRT e in collaborazione con l'Agenzia di Sviluppo Locale di AFP, la Biblioteca Civica e la Pro loco di Venasca.

cs