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Cronaca | 07 ottobre 2025, 15:42

Alba saluta "Checca" Barberis, testimone di memoria e impegno civile

Il ricordo di Michele Cauda (ANPI Alba-Bra): “Figura rigorosa, schietta, parte viva della nostra memoria collettiva”. I funerali si terranno domani, mercoledì 8 ottobre alle ore 11, nella sala del commiato del cimitero cittadino

Francesca "Checca" Pasquero, vedova Barberis

Francesca "Checca" Pasquero, vedova Barberis

Si è spenta il 6 ottobre Francesca Pasquero, vedova Barberis, per tutti “Checca”. Una figura che per decenni ha intrecciato vita pubblica, passione civile e impegno culturale nella storia di Alba. I funerali si terranno domani, mercoledì 8 ottobre alle ore 11, nella sala del commiato del cimitero cittadino.

Nata in una famiglia della borghesia albese, figlia di un avvocato liberale, Francesca Pasquero aveva attraversato con curiosità e rigore gli anni della formazione al liceo Govone, dove fu allieva del professor Piero Chiodi, uno dei maestri che più segnarono la sua crescita. In un’intervista ricordava: “Mi ha tolto dalla banalità delle cose che pensavo e mi ha insegnato un altro modo di vedere il mondo.”

Dagli anni Cinquanta in poi, Pasquero si muove in un ambiente culturale vivace: al Circolo Sociale di Alba partecipa a incontri, letture e dibattiti, spesso in compagnia di Beppe Fenoglio, Piero Simondo e Pinot Gallizio, di cui conservava un ricordo curioso e affettuoso, come ha raccontato durante un'intervista: “Lo conoscevo bene, era amico di mio padre. Faceva esperimenti chimici e preparava intrugli che, negli anni Cinquanta, sembravano quasi magie. Era un personaggio vivace, geniale, pieno di ironia e di passione per la sua città.”

Ne emerge il ritratto di una giovane donna che cerca, osserva, si misura con le idee e con le libertà di un’epoca che sta cambiando.

Accanto alla dimensione culturale, Pasquero costruisce una vita di impegno politico e civile. Consigliera comunale per il Partito Socialista, partecipa a ricerche storiche sulla Resistenza con l’Istituto Storico della Resistenza di Cuneo, di cui farà parte del Consiglio di amministrazione.

Negli ultimi anni ha ricoperto la carica di presidente della sezione ANPI Alba–Bra, dopo essere stata a lungo vicepresidente con Enzo Demaria, e fino di recente ne seguiva le attività come consigliera e memoria vivente.

“È stata una figura politicamente importante ad Alba per almeno cinquant’anni – ricorda Michele Cauda, attuale presidente ANPI della sezione Alba-Bra –. Per noi è una grande perdita, perché rappresentava una parte viva della nostra memoria storica del dopoguerra. Aveva opinioni forti, rigorose, che esprimeva sempre con schiettezza. Si poteva non essere d’accordo, ma si sapeva di avere davanti una persona che capiva davvero le situazioni.”

Cauda ne sottolinea anche il carattere franco, mai compiacente: “I suoi pareri erano spesso scomodi, ma sempre limpidi. Era capace di dire le cose come stavano, senza nascondersi dietro convenienze o voci di corridoio.”

Nella sua lunga vita, Pasquero ha condiviso con il marito Aldo Barberis, ingegnere e fondatore della storica impresa edile albese, un percorso di relazioni e incontri con alcuni dei protagonisti della cultura italiana, da Nuto Revelli a Vittorio Foa, passando per quella rete di intellettuali che nel dopoguerra ridisegnarono il volto morale del Paese.

In tanti, in queste ore, la ricordano come donna di pensiero, di confronto e di coerenza. Lo ha scritto anche il consigliere comunale Fabio Tripaldi: “La chiamavo per conoscere il suo pensiero e raccogliere le sue sollecitazioni, sempre puntuali e con una visione collettiva, mai personale. Mancherà Checca, ma è stato un onore conoscerla.”

Daniele Vaira

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