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Al Direttore | 08 ottobre 2025, 19:40

FLC CGIL Cuneo risponde al sindaco di Marene: “La scuola non può restare indifferente davanti all’orrore”

Dopo le parole di Alberto Deninotti, il sindacato replica: "Lo sciopero del 3 ottobre non è stato un gesto politico, ma un atto di solidarietà e coscienza civile. Difendiamo il diritto di educare alla pace e alla giustizia"

Immagine archivio

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Riceviamo e pubblichiamo:

Abbiamo letto con attenzione le parole del sindaco di Marene, Alberto Deninotti, e sentiamo il dovere di rispondere, non per alimentare polemiche, ma per difendere il senso profondo di ciò che è accaduto oggi nelle scuole e il significato dello sciopero promosso da diverse sigle sindacali.

La scuola, come ogni struttura pubblica, è imperfetta e fallibile. Ma è anche il luogo in cui si coltiva la coscienza critica, si educa alla responsabilità, si forma il pensiero libero. È triste constatare che chi ha frequentato la scuola pubblica e oggi la rappresenta come sindaco, non riesca a distinguere una motivazione politica da una motivazione sociale e umanitaria.

Lo sciopero del 3 ottobre non è stato un atto di propaganda né una presa di posizione ideologica su conflitti internazionali. È stato un gesto di dolore e di solidarietà per le vittime innocenti, per i bambini uccisi, per le vite spezzate che non hanno bandiera né colore. È stato un modo per dire che la scuola non può restare indifferente davanti all’orrore.

Fare politica, nel senso più alto e nobile del termine, non è una vergogna. È dare voce alla coscienza, è educare alla giustizia, è insegnare agli studenti a discernere tra il giusto e l’ingiusto, tra l’opportuno e l’inaccettabile. Questo è il compito educativo che ci assumiamo ogni giorno.

Il messaggio del sindaco, pur nella sua apparente moderazione, risulta in alcuni passaggi scomposto e paternalistico. Sembra voler ammonire il personale scolastico, insinuando che abbia agito in modo scorretto o fazioso. È un’ingerenza che respingiamo con fermezza, perché sottovaluta la sensibilità, la competenza e il senso civico di chi lavora nella scuola.

Noi della FLC CGIL Cuneo abbiamo visto in questa giornata qualcosa di bello, di umano, di educativo. E continueremo a difendere il diritto di esprimere solidarietà, di scioperare, di educare alla pace e alla giustizia. Perché la scuola è anche il luogo della politica, quando questa significa costruire coscienza, dignità e futuro.

FLC CGIL – Coordinamento territoriale Provincia di Cuneo

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