Attualità - 09 ottobre 2025, 16:48

“La luce per l’inverno”: al Castello di Grinzane la poesia che attraversa il buio

Venerdì 17 ottobre, alle 18.30, nel Salone delle Maschere, l’incontro con il poeta e nostro collaboratore Daniele Vaira. Modera la giornalista de “La Stampa” Daniela Scavino

“La luce per l’inverno”: al Castello di Grinzane la poesia che attraversa il buio

Non sarà una semplice presentazione, ma un incontro dedicato alla parola, al ritmo, al silenzio. Venerdì 17 ottobre, alle 18.30, il Salone delle Maschere del Castello di Grinzane Cavour ospiterà la presentazione di La luce per l’inverno (Arcipelago Itaca), il libro di Daniele Vaira, giornalista professionista e poeta, vincitore della decima edizione del Premio editoriale nazionale Arcipelago Itaca.
L’evento sarà moderato da Daniela Scavino, docente e giornalista de La Stampa.

“Questo libro nasce da un’urgenza – spiega Vaira –. Non volevo raccontare il dolore come esperienza individuale, ma come materia che ci attraversa tutti. La poesia è il linguaggio che più di altri riesce a non censurare ciò che ferisce, restituendo la realtà senza maschere, senza paura.”

La luce per l’inverno è un viaggio nei contrasti: il bianco sospeso degli amori, il nero della violenza e della memoria, le sfumature intermedie in cui l’esistenza si ricompone. È un libro che parla di luce, ma anche di oscurità, del modo in cui gli esseri umani imparano ad attraversarla, a cercare una direzione, un ritmo interiore.

“Il dolore non è una condizione da evitare a tutti i costi – aggiunge –. Può diventare una lente capace di mostrare l’essenziale. La poesia non chiude le ferite, ma permette di abitarle, di trasformarle in voce.”

La serata sarà pensata come un momento di condivisione più che di esposizione: le letture si alterneranno a riflessioni e domande del pubblico, per creare un dialogo lento, fatto di pause e di ascolto.

“Viviamo in un tempo di iperstimolazione – osserva Vaira –. La poesia va nella direzione opposta: ci invita a rallentare, a restare su una parola, a darle spazio e peso. È un gesto di resistenza, un modo per riattivare la sensibilità che spesso perdiamo nel rumore del mondo".

Vaira, torinese-costaricano, è cresciuto al Gallo, frazione di Grinzane Cavour. Laureato in Scienze della Comunicazione e in Relazioni Internazionali, ha lavorato per cinque anni alla Gazzetta dello Sport a Milano e oggi collabora come freelance con diverse testate della Granda, tra cui Targato CN e La Voce di Alba. Il suo percorso unisce la precisione del cronista e la sensibilità del poeta: due sguardi che si contaminano, cercando nella realtà un ritmo che somiglia a quello dello del guizzo e della sensibilità.

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