Confartigianato e CNA chiedono che il riordino della normativa sull’edilizia e sulla pianificazione urbana diventi un’occasione per una vera riforma di sistema. In audizione presso la Commissione Ambiente della Camera, le due organizzazioni hanno espresso apprezzamento per i principi delle proposte di legge in esame – tra cui semplificazione, sostenibilità e rigenerazione urbana – ma hanno sottolineato la necessità di andare oltre.
Il nuovo impianto normativo dovrà garantire chiarezza delle regole, tempi certi e riduzione del contenzioso, per dare stabilità al settore e favorire la competitività delle imprese. È fondamentale anche una razionalizzazione delle competenze tra Stato e territori: oggi esistono oltre 8mila regolamenti edilizi comunali, spesso incoerenti tra loro.
Confartigianato e CNA auspicano inoltre che le due proposte si fondano in un unico testo condiviso, in grado di semplificare davvero e distinguere tra grandi opere e interventi minori, per i quali si chiede l’adozione di procedure snelle, digitalizzate e basate su controlli ex post.
"Non servono solo regole nuove, ma un cambio di approccio: l’edilizia ha bisogno di certezze, legalità e strumenti proporzionati alla realtà delle imprese", è il commento congiunto dei due presidenti Giorgio Felici Confartigianato Piemonte e Giovanni Genovesio Cna Piemonte .














