La solidarietà con il popolo palestinese a Cuneo non si ferma, continuando a mantenere alta l'attenzione sul conflitto in corso a Gaza attraverso gesti simbolici e momenti di testimonianza diretta.
Oggi, venerdì 10 ottobre alle 18, il Coordinamento Cuneo per Gaza accoglierà in quella che gli attivisti hanno ribattezzato "Piazza Palestina" (Piazza Europa), sede del presidio permanente, Abderrahmane Amajou, l'attivista braidese presidente nazionale di ActionAid, da poco rientrato in Italia dopo la detenzione e il sequestro da parte delle autorità israeliane.
Amajou era a bordo della Global Sumud Flotilla, la missione civile internazionale partita per aprire un corridoio umanitario verso Gaza. Per questo gesto di pace e disobbedienza civile è stato arrestato insieme ad attivisti di altre nazioni, trattenuti per giorni in violazione del diritto internazionale. Durante la detenzione, lui e i suoi compagni hanno subito pressioni, intimidazioni, violenze fisiche e psicologiche, tese per costringerli a firmare il rimpatrio "volontario" e a rinunciare alla propria testimonianza politica.
L'incontro pubblico, spiega il Coordinamento, "sarà un momento di testimonianza, denuncia e mobilitazione collettiva", in un contesto in cui i raid dell'IDF continuano su Gaza nonostante l'approvato accordo del cessate il fuoco.

Anche piazza Galimberti fa spazio alla solidarietà con il popolo Palestinese: ogni giovedì, tra le 18 e le 18:30, Paolo, un attivista, corre 16 giri indossando i colori della bandiera palestinese. Il numero non è casuale e richiama i sedici rintocchi di campana suonati dal personaggio Luffy in One Piece dopo la battaglia di Marineford, un gesto che nel fumetto simboleggia resistenza, rinascita e speranza.
Non è un riferimento scelto a caso: la famosa bandiera pirata di One Piece è diventata un simbolo globale di resistenza e ribellione. Apparsa per la prima volta in Indonesia lo scorso luglio durante le proteste contro le imposizioni governative, è stata poi utilizzata anche nelle recenti manifestazioni in Nepal, nelle Filippine e in Francia. Una performance silenziosa ma potente, che settimana dopo settimana vuole trasformare la piazza in un luogo di memoria e presenza.

Anche Alba non rimane indietro e oggi, sempre il 10 ottobre alle 18, gli attivisti si sono dati appuntamento in zona H ad Alba per una mobilitazione contro il fermo delle navi umanitarie della Freedom Flotilla e il genocidio a Gaza.
Tre iniziative diverse, un'unica determinazione: tenere accesi i riflettori su una crisi umanitaria che non può essere ignorata.














