Settantasette: gambe di donna. Ma 77 sono anche le candeline che il cabarettista braidese Pino Milenr spegne oggi, 11 ottobre.
Gli studi di Telecupole come centro comico di gravità permanente. Il dialetto piemontese come trincea identitaria. La braidesità nel sangue. Pino Milenr è dotato di un’energia a ciclo continuo e capace di stupire per i suoi ritmi incalzanti con quell’ironia semplice e diretta che piace sia ai giovani sia ai nonni.
Vogliamo celebrare questa giornata, ricordando la sua partecipazione al Caffè letterario di Bra nel gennaio 2020, dove nell’esilarante dialogo con il pubblico ha svelato le tante anime racchiuse in lui.
Pino Milenr che fa ridere. Pino Milenr che canta. Pino Milenr che recita. E poi Pino Milenr uomo, quel Giuseppe Milanesio nato a Bra l'11 ottobre 1948, legato alla famiglia e che ha dato alle stampe “L'uomo con l'armonica”, finalista del premio l'Arvangia 2018.
Un romanzo dedicato allo zio Filippo, uno delle migliaia di italiani partiti per il fronte russo nella Seconda Guerra Mondiale e mai tornato. Pagine a metà tra storia e fantasia in cui il noto showman ha svestito la maschera dello “Scacciapensieri” per mostrare la cicatrice di un dolore impresso nella memoria, difficile da ricordare, ma anche da dimenticare.
E poi c'è “La vita ... Una comica”, il libro in cui ha ripercorso in modo ironico e creativo tutta la sua brillante carriera, fatta di applausi, sorrisi e canzoni dal 1988 ad oggi. Fare di meglio, da un punto di vista professionale, è complicato, ma lui è un artista di razza e anche a 77 ha (ancora) tante risate da regalarci. Che sia di buon auspicio, Pino, e tanti auguri!











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