Ridurre il numero di alunni per classe, rafforzare il personale scolastico (anche Ata) e difendere le autonomie: sono questi i cardini della Proposta di Legge di iniziativa popolare “Facciamo spazio all’istruzione di qualità”, depositata il 18 settembre scorso da Alleanza Verdi e Sinistra (AVS) presso la Corte di Cassazione e già online sul sito del Ministero della Giustizia per essere firmata tramite SPID o CIE.
Al centro della proposta c’è un principio chiaro: non più di 20 alunni per classe, con ulteriori riduzioni in caso di presenza di studenti con disabilità o bisogni educativi speciali. Non è solo una questione di numero, ma di garantire davvero il diritto allo studio sancito dalla Costituzione. Classi sovraffollate, infatti, significano insegnanti impossibilitati a seguire i ragazzi e a mettere in atto una didaƫca personalizzata.
La Legge prevede inoltre di rafforzare il personale Ata e di abbassare le soglie minime per mantenere l’autonomia scolastica, soprattutto nelle aree montane o periferiche, evitando accorpamenti che rischiano di desertificare interi territori dal punto di vista culturale.
Ciò che rende evidente l’urgenza della riforma è che in classi da 28 o 30 studenti è impossibile seguire tuƫ, soprattutto chi ha più difficoltà. Ogni anno aumentano, infatti, i casi disagio psicologico e le fragilità sociali. Con meno studenti si può costruire, invece, un percorso inclusivo e di qualità.
Dal 2008 in poi la scuola pubblica è stata impoverita con tagli al personale e ore di laboratorio. Chi paga il prezzo più alto sono sempre gli studenƟ provenienti da contesti fragili.
La scuola pubblica deve tornare ad essere l’ascensore sociale del Paese e le risorse vanno destinate bene e non disperse. È una battaglia che riguarda tutti. La qualità dell’istruzione non è un privilegio, è un diritto che va garantito ad ogni ragazzo e ragazza del nostro Paese. Facciamo spazio a una scuola di qualità.
I punti chiave della proposta:
Massimo 20 studenti per classe;
Massimo 18 studenti se è presente un alunno con disabilità;
Massimo 15 studenti se nella classe sono presenti più alunni con disabilità;
Maggiore attenzione al Sud e alle aree interne;
Maggior benessere psicologico per chi studia e lavora a scuola;
Stop ad accorpamenti e chiusure di interi plessi: prevediamo un dirigente scolastico ogni 400 studenti e uno ogni 200 studenti nelle piccole isole e nei comuni montani;
Più personale Ata per garantire sorveglianza e assistenza;
Sabato prossimo a Cuneo in Corso Nizza, 12 (davanti alla BNL) sarà possibile firmare ai banchetti: dalle ore 10 alle ore 12 e dalle ore 16 alle ore 18.
















