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Attualità | 16 ottobre 2025, 06:06

#VOCI#CONTROVOCI / Proviamo a costruire un mondo migliore partendo dai piccoli gesti quotidiani

Come disse John Fitzgerald Kennedy nel discorso d’insediamento come presidente degli Stati Uniti il 20 gennaio 1961: “Non chiedetevi cosa il vostro Paese può fare per voi, ma cosa voi potete fare per il vostro Paese”

#VOCI#CONTROVOCI / Proviamo a costruire un mondo migliore partendo dai piccoli gesti quotidiani

John Fitzgerald Kennedy, nel discorso d’insediamento come presidente degli Stati Uniti, il 20 gennaio 1961, rivolto agli americani, ma anche a tutti gli abitanti del mondo, disse: “Non chiedetevi cosa il vostro Paese può fare per voi, ma cosa voi potete fare per il vostro Paese”

Oggi, in Italia, dove dilaga la sfiducia quasi totale per la politica (la percentuale sempre più bassa di votanti registrata alle ultime elezioni regionali ne è la dimostrazione concreta), potrebbe apparire uno schiaffo ai cittadini chiedere loro di impegnarsi per migliorare lo Stato e le sue Istituzioni sul territorio. 

Al contrario, qualcosa lo si può fare davvero: almeno a livello locale. Come? Partecipando in modo attivo alla costruzione della vita amministrativa, organizzando dibattiti e confronti, suggerendo idee propositive, ponendo domande e pretendendo risposte. E magari destinando il 5 per mille dell’Irpef al finanziamento delle attività sociali svolte dal Comune di residenza, proprio perché gli amministratori comunali sono quelli più a stretto contatto con i problemi dei cittadini e, di solito, hanno ancora la dote del buon senso e la percezione delle difficoltà di ogni giorno. 

Chiudersi a riccio nel qualunquismo del “Tanto non serve a niente e chi comanda fa quello che vuole” diventa inutile. E, a volte, pur incassando delusioni, solo scaldando e battendo il ferro continuamente alla fine lo si riesce a rimodellare. Una strada percorribile anche nel vivere quotidiano insieme alle altre persone. 

In questa società distrutta dall’indifferenza, dalla violenza gratuita, dove il male ha preso il sopravvento sul bene, abbiamo a disposizione degli strumenti semplici, ma fondamentali, per raggiungere l’obiettivo di una convivenza più “umana”: quelli dei piccoli gesti di amicizia, dei chicchi di riso che, uno accanto all’altro, formano i granai. 

Alzarsi il mattino e distribuire sorrisi, strette di mano, auguri di buona giornata a chi ci sta vicino è un modo per allontanare le devastanti pulsioni della malvagità e far prevalere la gioia del cuore in tutte le sue sfaccettature. 

Proviamoci. Per tentare di costruire davvero un mondo migliore. 

Sergio Peirone

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