È di stretta attualità il capitolo che riguarda il nuovo stadio di Bra adeguato secondo i dettami imposti da regolamento dalla nuova Serie C.
A chiarire concettualmente i punti chiave del progetto, oltre al progettista Marcello Lusso, è intervenuto l'assessore delegato all’edilizia sportiva, l’ingegnere civile Walter Gramaglia.
Sempre Gramaglia ha inoltre risposto all’appello lanciato dal gruppo della tifoseria Bra front, sulla richiesta di vedere lo stadio adeguato in tempi rapidi, se non già in questa stagione 2025-26 in cui i giallorossi sono impegnati nella terza massima categoria professionistica di calcio.
“Premetto e confermo innanzitutto quando già detto dal progettista Lusso, che la spesa complessiva del progetto di realizzazione dell’adeguamento dello stadio Attilio Bravi, ammonta a 2milioni 370 mila euro. Questa comprende nel quadro economico tutti i costi che comportano, tra gli altri, eventuali imprevisti e interventi ambientali. – specifica l’assessore deputato a seguire l’iter burocratico - Fuori da questo budget, però sempre a sottolineare l’interesse e la volontà dell’Amministrazione ad intervenire sull’impianto sportivo, vi sono i costi di progettazione di fattibilità tecnico- economica già coperti dal Comune, di 85mila euro, ufficializzati in Consiglio Comunale durante un paio di sedute fa e formalizzati attraverso una variazione di bilancio. Si aggiungeranno ancora i costi per il progetto esecutivo della direzione lavori e il collaudo dello stadio”.
Altro aspetto che Gramaglia intende puntualizzare, rispondendo di fatto alla tifoseria Bra Front: “Sono consapevole che il Bra stia affrontando per la seconda volta la Serie C, ma dieci anni fa si trattava ancora della vecchia C 2 e allora il campionato non era ancora considerato professionistico. Vi è un abisso tra passare da uno sport dilettantistico a uno professionistico, vuoi perché la società con questa nuova Serie C ha dovuto obbligatoriamente ‘inventarsi un’azienda’, vuoi perché dal punto di vista infrastrutturale si ha a che fare con un progetto molto grande, che coinvolge anche Sky per la trasmissione della partite a livello nazionale e i costi gravosi ad esempio dell’impianto di illuminazione. Vi sono richieste importanti per quanto riguarda la videosorveglianza e l’eventuale rifacimento dell’illuminazione, sostituendo in questo caso la Cabina Enel, con un costo che si aggirerebbe intorno ai 100mila euro. Ovviamente tra le operazioni vi sarebbero il rifacimento delle tribune, degli spogliatoi, gli adeguamenti di recinzioni e dei parcheggi. Non si riesce purtroppo a soddisfare le richieste ricorrendo a un piccolo investimento, ma ciò non toglie che ci stiamo impegnando nella realizzazione di questo progetto. Un input che abbiamo lanciato in Commissione edilizia è che adegueremo lo stadio, ma, di fatto, essendo un bene comunale, vogliamo mantenerlo e conservarlo nelle strutture per quanto possibile. In sintesi vorremmo valorizzare l’esistente adeguandolo, anche nell’ottica di una limitazione del suolo, ma di una valorizzazione dell’esistente. C’era anche tra le ipotesi l’idea di creare una tribuna tra il campo e il Santuario, ma ci deve essere una soluzione definitiva affinchè la Lega Calcio accetti il tutto. Siamo comunque ben propensi a visionare anche la proposta dei tifosi”.
E ancora: “Al momento attuale il vincolo del progetto non è tecnico, ma economico. Difficile che tutti gli interventi di adeguamento sui campi del Nord Italia per la Serie C siano stati fatti dal Comune in autonomia. È una condizione quasi obbligatoria che siano sostenuti economica da un ente superiore come la Regione o dalla Lega Calcio stessa, che decida di investire su un progetto importante. Il caso di Sestri Levante, dove stiamo ora giocando le nostre partite interne, è molto simile come situazione, ma ha trovato la giusta situazione per arrivare a un accordo. Una soluzione potrebbe essere una convenzione fra Comune e Regione per accendere un possibile mutuo e rendere il campo disponibile non solo al Bra, ma a un bacino di squadre del sud della Regione, per un progetto più funzionale e lungimirante, compatibile con la Serie C. In questo caso gestione e introiti verrebbero divisi e comprovati da un accordo firmato. Con la Regione abbiamo avuto un incontro a inizio agosto, insieme a me, al sindaco Fogliato, l’assessore braidese Matera e il regionale Bongiovanni e i tecnici per arrivare a una soluzione, ma siamo ancora in attesa di una risposta. Ovviamente se solo il Comune accendesse un mutuo per questo progetto, aumenterebbero le spese correnti e di conseguenza sarebbero fatti dei tagli ai servizi ai cittadini, che però riteniamo fondamentali e quindi escludiamo quest’azione”.
Sullo stato attuale del progetto: “Abbiamo consegnato il progetto di fattibilità tecnico –economica agli organi per ottenere il loro parere in termini di sicurezza: Questura, Vigili del Fuoco, Asl e Coni. Proprio la Questura, che ha un parere più vincolante rispetto agli altri, ha svolto il controllo del percorso e degli accessi allo stadio”.
Sulla possibilità di avere il Bra su un campo casalingo provvisorio più vicino di Sestri Levante: “Il sindaco Gianni Fogliato sta portando avanti una serie di colloqui per aver per lo meno il Bra più vicino a giocare gli incontri in casa, in attesa dei lavori all’Attilio Bravi, che prevedono tempi stimati delle operazioni tra gli 8 e i 10 mesi. C’era l’ipotesi Alessandria, a solo un’ora da Bra, ma è sfumata solo perché la società del campo gli ha preferito, in termine di immagine e che comprendo, la Juventus Next Gen. Una situazione che potrebbe verosimilmente verificarsi è che il Bra possa avvicinarsi in un altro campo per le partite in casa e nel frattempo partano i lavori allo stadio Attilio Bravi. Ci stiamo muovendo anche per questa soluzione”.